
Un ricercatore di sicurezza ha scoperto che un bug in una delle funzioni di PHP ha permesso di aggirare le misure di sicurezza per proteggere le applicazioni Web dagli input dannosi degli utenti.
filter_var() è una funzione popolare che consente agli sviluppatori di disinfettare e convalidare le stringhe per diversi formati di dati come indirizzi e-mail, domini Web e URL.
Tuttavia, secondo il risultato del ricercatore di sicurezza Jordy Zomer, la funzione presentava un difetto che, quando attivato, faceva sì che il programma aggirasse la logica di filtraggio.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
filter_var() accetta una stringa di input e un argomento numerico che determina la lunghezza della stringa. La firma della funzione ha definito l’argomento lunghezza come un ‘intero con segno’, che divide l’intervallo della variabile tra valori negativi e positivi.
Tuttavia, un’altra variabile di lunghezza dichiarata all’interno del corpo della funzione è stata definita come un intero senza segno, che accetta solo valori positivi. La mancata corrispondenza tra le dichiarazioni firmate e non firmate possono causare un comportamento irregolare quando alla funzione vengono fornite stringhe molto grandi, il flusso del programma salta oltre il ramo delle istruzioni che applicano i filtri sulle stringhe. ( FILTER_VALIDATE_DOMAIN e FILTER_FLAG_HOSTNAME ).
Il bug potrebbe anche essere utilizzato per organizzare attacchi denial-of-service (DoS) contro server Web PHP con dati leggermente superiori a 2 GB.
Il difetto di bypass del filtro viene attivato solo su input utente molto grandi, il che impone severe restrizioni al suo sfruttamento.
“È improbabile che questo bug abbia un impatto ampio, a causa del fatto che questo bug influenza solo una specifica sotto-funzione (vale a dire, il filtraggio dei nomi di dominio) e richiede la fornitura di una dimensione variabile di oltre 4 GB per attivarlo”
ha dichiarato Stanislav Malyshev, sviluppatore di PHP.
“Qualsiasi applicazione PHP configurata correttamente dovrebbe avere limiti di memoria e controlli di input che non consentano 4 GB di dati di input per i nomi di dominio, per il semplice motivo che non ci sono dati legittimi che potrebbero avere nomi di dominio da 4 GB”.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeAll’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…
Cyber ItaliaMentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…
Innovazioneprima di leggere questo articolo, vogliamo dire una cosa fondamentale: la robotica sta avanzando più velocemente degli approcci per proteggerla. Le macchine stanno diventando più intelligenti e accessibili, ma la sicurezza delle interfacce, dei protocolli…
CybercrimeC’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…
CybercrimeUna campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…