Redazione RHC : 10 Luglio 2024 09:09
I ricercatori di sicurezza hanno scoperto una nuova vulnerabilità in OpenSSH, CVE-2024-6409, che potrebbe potenzialmente consentire attacchi di esecuzione di codice remoto sui sistemi interessati.
Questa vulnerabilità, che riguarda le versioni 8.7 e 8.8 di OpenSSH, consente la potenziale esecuzione di codice remoto (RCE) a causa di una race condition nella gestione del segnale all’interno del processo figlio di separazione dei privilegi (privsep).
La vulnerabilità è stata divulgata pubblicamente l’8 luglio 2024, in seguito a un’analisi approfondita condotta da Qualys in seguito alla precedente vulnerabilità CVE-2024-6387 e a un’ulteriore revisione da parte dei ricercatori di sicurezza.
Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AIVuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro. Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
il bug relativo al CVE-2024-6409 risiede nella funzione grace_alarm_handler()
che richiama impropriamente cleanup_exit()
dall’interno di un gestore di segnale. Questa funzione non è sicura da richiamare in tale contesto, in quanto potrebbe richiamare altre funzioni che non sono async-signal-safe, portando a potenziali rischi per la sicurezza.
Il problema è particolarmente preoccupante per i sistemi che eseguono le versioni 8.7 e 8.8 di OpenSSH, nonché le relative release portatili. La vulnerabilità è esacerbata da alcune patch downstream, come quella openssh-7.6p1-audit.patch
presente nel pacchetto OpenSSH di Red Hat, che aggiunge codice aggiuntivo cleanup_exit()
che può innescare la vulnerabilità.
La distinzione fondamentale rispetto al CVE-2024-6387 risiede nel fatto che la race condition non ha il potenziale per l’esecuzione di codice remoto (RCE) essendo avviati nel processo figlio privsep. Questo processo opera con privilegi limitati rispetto al processo server padre. Di conseguenza, l’impatto immediato è ridotto.
Sebbene l’impatto immediato di CVE-2024-6409 sia in qualche modo mitigato dal fatto che la race condition e il potenziale RCE vengono attivati nel processo figlio privsep, che opera con privilegi ridotti rispetto al processo del server padre, la vulnerabilità rappresenta comunque un rischio significativo.
Il processo figlio privsep è progettato per limitare i danni che possono essere causati se venisse compromesso, ma il rischio di esecuzione di codice remoto resta una minaccia seria.
Avevamo già parlato della proposta di regolamento “ChatControl” quasi due anni fa, ma vista la roadmap che è in atto ci troviamo nell’imbarazzo di doverne parlare nuovamente. Sembra però un d...
ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...
La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...
A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente, in modo massivo e massiccio, quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...
Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...