
Agli occhi di Vinton Cerf, uno tra i padri fondatori di internet, il web ha sempre avuto il potenziale per essere una parte importante della vita delle persone. Ma anche lui, che ha trascorso più di 50 anni a lavorare su Internet, non avrebbe potuto prevedere alcuni dei grandi cambiamenti che hanno trasformato il web nella linfa vitale che scorre attorno alla società moderna.
“La sorpresa per me è stata la quantità di contenuti che le persone hanno inserito su Internet”
ha detto Cerf, ora chief internet evangelist di Google, in una conversazione con Fahmida Y Rashid, editore esecutivo di VentureBeat dello scorso anno.
“Per noi, era solo un’enorme quantità di informazioni, non per fare soldi, ma semplicemente per sapere che qualcosa che sapevi era utile a qualcun altro”.
Da allora è emerso un intero ecosistema, che espone difetti di sicurezza e vulnerabilità per violare qualsiasi azienda. L’avvento di un modello di lavoro ibrido, in cui parte della settimana lavorativa viene trascorsa in ufficio e parte avviene lavorando da casa, attraverso reti residenziali, ad oggi un problema per moltissime aziende.
Le macchine per il lavoro e Internet nelle case, potrebbe essere un incubo per la sicurezza, anche se i datori di lavoro utilizzano una rete privata virtuale (VPN), in quanto a detta di Cerf:
Le aziende devono acquistare una filosofia zero trust, e non fidarsi di nulla all’interno o all’esterno della loro rete.
Anche gli utenti su Internet più esperti sono bersagli di truffe di phishing e richiedono un’istruzione costante per eludere gli attacchi da parte dei malintenzionati che li prendono di mira.
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