Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Vulnerabilità critica in Microsoft Entra ID: rischio di takeover totale

Vulnerabilità critica in Microsoft Entra ID: rischio di takeover totale

Redazione RHC : 19 Settembre 2025 15:43

Microsoft è riuscita a chiudere un bug molto critico che avrebbe potuto compromettere gravemente i suoi ambienti cloud: il ricercatore olandese Dirk-Jan Mollema ha scoperto due falle interconnesse nel servizio di gestione delle identità Entra ID (in precedenza Azure Active Directory) che, se combinate, avrebbero potuto consentire a un aggressore di ottenere diritti di amministratore globale e di fatto assumere il controllo di qualsiasi tenant di Azure.

Il primo problema riguardava un meccanismo poco noto per l’emissione di token interni, i cosiddetti Actor Token, utilizzati per l’autenticazione service-to-service. Il secondo riguardava un’interfaccia legacy di Azure AD Graph che verificava in modo errato il tenant da cui proveniva una richiesta, inducendola ad accettare token da altri utenti.

La combinazione di queste limitazioni consentiva a un account di prova o di test di richiedere token, concedersi i privilegi di un altro utente e creare un amministratore con diritti illimitati in un altro tenant, con la possibilità di modificare le impostazioni, aggiungere utenti e gestire abbonamenti e applicazioni Entra ID. La vulnerabilità è stata identificata come CVE-2025-55241.




Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. 
Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
 Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. 
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Mollema ha segnalato la scoperta al Microsoft Security Response Center il 14 luglio. L’azienda ha prontamente avviato un’indagine, implementato una correzione nel giro di pochi giorni e confermato una mitigazione completa entro il 23 luglio, con ulteriori misure ad agosto.

Nei commenti ufficiali, i rappresentanti di Microsoft hanno citato modifiche alla logica di convalida dei token e accelerato i lavori per la dismissione dei protocolli legacy nell’ambito della Secure Future Initiative. Una revisione interna non ha rilevato prove di sfruttamento della vulnerabilità.

Gli esperti sottolineano che le falle nei provider di identità sono tra le più pericolose: possono aggirare i meccanismi di accesso condizionale, i log e l’autenticazione a più fattori , aprendo l’accesso a tutti i servizi collegati all’ID Entra: Azure, Exchange, SharePoint e altri. Un esempio lampante è l’incidente Storm-0558 del 2023, quando una chiave compromessa ha permesso agli aggressori di generare token e accedere ai sistemi di posta cloud.

A differenza degli incidenti precedenti, questa combinazione di falle richiedeva solo la manipolazione di tipi di token interni e di un’API legacy, rendendo l’attacco più facile da eseguire in determinate condizioni.

Mollema e Microsoft sottolineano l’importanza di una rapida dismissione dei componenti legacy e di un audit continuo dei meccanismi interni di emissione dei token. L’ecosistema dell’identità cloud rimane un centro di fiducia per un vasto numero di organizzazioni e una falla nelle sue fondamenta comporta il rischio di un impatto diffuso, dalla compromissione dei dati alla completa acquisizione dei servizi gestiti.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Gli hacker etici italiani primi sul podio all’European Cybersecurity Challenge 2025
Di Redazione RHC - 09/10/2025

Dal 6 al 9 ottobre 2025, Varsavia è stata teatro della 11ª edizione della European Cybersecurity Challenge (ECSC). In un confronto serrato tra 39 team provenienti da Stati membri UE, Paesi EFTA, can...

1000 POS di negozi USA e UK violati e messi all’asta: “accesso totale” a 55.000 dollari
Di Redazione RHC - 09/10/2025

Un nuovo annuncio pubblicato su un forum underground è stato rilevato poco fa dai ricercatori del laboratorio di intelligence sulle minacce di Dark Lab e mostra chiaramente quanto sia ancora attivo e...

Allenza tra gruppi ransomware: LockBit, DragonForce e Qilin uniscono le forze
Di Redazione RHC - 09/10/2025

Tre importanti gruppi di ransomware – DragonForce, Qilin e LockBit – hanno annunciato un’alleanza. Si tratta essenzialmente di un tentativo di coordinare le attività di diversi importanti opera...

Arriva Google CodeMender! Quando l’AI, trova il bug nel codice e lo ripara da sola
Di Redazione RHC - 07/10/2025

Sarebbe fantastico avere un agente AI capace di analizzare automaticamente il codice dei nostri progetti, individuare i bug di sicurezza, generare la correzione e pubblicarla subito in produzione. Epp...

L’ascesa dei Partner Digitali: l’AI diventa il rifugio per i wiresexual perché sicura, comoda e controllabile
Di Redazione RHC - 07/10/2025

La disillusione nei confronti degli incontri online spinge sempre più le donne a cercare intimità emotiva nel mondo virtuale. Sempre più donne si rivolgono all’intelligenza artificiale, ovvero ai...