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Windows 11, Microsoft spinge sull’intelligenza artificiale con Copilot Vision

Windows 11, Microsoft spinge sull’intelligenza artificiale con Copilot Vision

24 Luglio 2025 19:23

Microsoft continua a spingere l’intelligenza artificiale in Windows 11 , come se cercasse di capire quali funzionalità rimarranno e quali causeranno una nuova ondata di scetticismo. L’ultimo aggiornamento ha introdotto una serie di strumenti di intelligenza artificiale, tra cui una nuova variante del già famigerato Recall.

Si chiama Copilot Vision ed è uno strumento con trasmissione attiva dello schermo a server remoti, dove l’immagine viene analizzata in tempo reale da una rete neurale. A parole, tutto questo sembra un passo verso un “assistente intelligente“, ma in realtà assomiglia a un fastidioso osservatore che ti guarda alle spalle senza bussare.

A differenza di Recall, che elaborava i dati localmente e quindi, almeno in teoria, consentiva all’utente di controllare la propria privacy, Copilot Vision invia un flusso di screenshot a server Microsoft remoti. Lì, vengono elaborati tramite riconoscimento ottico dei caratteri e un modello linguistico per ottenere una “comprensione” di ciò che accade sullo schermo e suggerire all’utente cosa fare successivamente. Nonostante l’azienda affermi che le immagini risultanti non vengono conservate a lungo e non vengono utilizzate per addestrare modelli o per pubblicità personalizzata, l’idea stessa di trasmettere il contenuto dello schermo al mondo esterno sta già creando tensioni.


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Copilot Vision è attualmente disponibile solo negli Stati Uniti e, come sottolinea Microsoft, sarà disponibile anche in “Paesi extraeuropei“, una dicitura che allude chiaramente a un’incompatibilità legale con il nuovo AI Act nell’UE. Allo stesso tempo, Windows 11 stesso, l’unico sistema desktop ufficialmente supportato da Microsoft, ha ricevuto una serie di innovazioni AI locali. Una di queste è il cosiddetto “agente” basato su un modello linguistico locale chiamato Mu. Questo modello è attualmente disponibile solo su dispositivi con Qualcomm Snapdragon, sebbene l’azienda prometta di estendere il supporto a Intel e AMD.

Mu è un “assistente” integrato nell’interfaccia di Windows 11 che non si limita a rispondere alle richieste, ma offre anche la possibilità di eseguire azioni in modo indipendente. L’utente può, ad esempio, digitare nella barra di ricerca: “collega cuffie Bluetooth” e l’agente non mostrerà un elenco di istruzioni, ma tenterà immediatamente di eseguire il comando. A differenza delle versioni precedenti, in cui l’interazione con il sistema era limitata alle funzioni di riferimento, il nuovo agente è in grado di modificare direttamente le impostazioni, tuttavia solo se comprende ciò che gli viene richiesto.

Gli ingegneri Microsoft ammettono che implementare tali funzionalità non è stato facile. Un esempio è il controllo della luminosità. Se un utente ha due monitor, quale è considerato quello principale? Come interpretare frasi vaghe? Per ridurre il numero di errori, gli sviluppatori si sono concentrati sugli scenari più comuni e hanno gradualmente ampliato il supporto per query più complesse. Tuttavia, il rischio principale di tutti i LLM rimane irrisolto: le cosiddette “allucinazioni“, quando il sistema produce un risultato convincente ma completamente errato. Finora, Microsoft non ha spiegato quali misure siano state adottate per ridurre al minimo i danni derivanti da tali errori, soprattutto nel contesto dell’intelligenza artificiale, che non si limita a fornire consigli, ma agisce per conto dell’utente.

Un altro componente dell’aggiornamento è lo strumento “Clicca per fare”, attualmente in anteprima. Include diverse funzionalità contemporaneamente: riconosce la lettura vocale e aiuta a migliorare le capacità vocali, può attivare la modalità di generazione del testo in Word in base al frammento selezionato, include una modalità di lettura “immersiva” con font regolabili e la possibilità di suddividere le parole in sillabe, e consente inoltre di avviare messaggi e creare richieste in Microsoft Teams direttamente dall’interfaccia.

Anche le applicazioni integrate sono state aggiornate. L’editor di foto ora include la funzione Relight, che simula la retroilluminazione di un oggetto in una foto utilizzando fonti di luce virtuali. Paint ora include un generatore di adesivi basato su una descrizione testuale e un sistema migliorato per la selezione degli oggetti in un’immagine. Anche lo Strumento di Cattura è stato aggiornato: ora può adattare automaticamente la cornice al contenuto dello schermo e include un selettore colore. Tuttavia, è improbabile che quest’ultimo richieda l’apprendimento automatico.

Oltre all’intelligenza artificiale, l’aggiornamento di Windows 11 ha introdotto un’altra innovazione degna di nota: la scomparsa della classica schermata blu di errore. Ora, in caso di errore critico, all’utente viene presentata una schermata nera: formalmente, si tratta della stessa schermata blu di errore, ma con uno sfondo diverso. La nuova versione della schermata di errore differisce non solo nel colore, ma anche nel contenuto: al posto del gergo tecnico, ci sono messaggi brevi e più comprensibili. Al posto del precedente Ripristino all’avvio, ora è presente un sistema di diagnostica automatica rapida, Quick Machine Recovery, che, tramite l’ambiente di ripristino di Windows RE, può riparare da remoto errori di massa senza l’intervento dell’utente.

Tutte le innovazioni vengono distribuite tramite un meccanismo di aggiornamento graduale: il Controlled Feature Rollout. Questo evita situazioni in cui un aggiornamento non preparato raggiunge simultaneamente milioni di utenti, causando problemi su larga scala. Chi desidera ottenere le nuove funzionalità più rapidamente può attivare l’opzione “Scarica gli aggiornamenti non appena disponibili” nel sistema. Gli altri possono solo aspettare, o cercare un’alternativa se il ruolo crescente dell’IA nei sistemi operativi non sembra tanto incoraggiante quanto allarmante.

Insieme alle modifiche software, Microsoft ha introdotto il nuovo Surface Laptop 5G, il primo modello della serie con supporto completo per Copilot+ . Il dispositivo è costruito attorno a uno schermo da 13,8 pollici e sarà dotato di chip Intel Core Ultra di seconda generazione, ciascuno dei quali con un processore neurale da 40 TOPS (trilioni di operazioni al secondo). Viene inoltre annunciato il supporto per un modem 5G integrato, che sarà disponibile entro la fine del 2025. L’azienda stessa sottolinea che questa soluzione fornisce una connessione costante ai servizi di intelligenza artificiale nel cloud, incluso Copilot in Microsoft 365.

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