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Windows 11 Nel Mirino: L’Exploit per il bug del Driver ksthunk.sys Minaccia le reti

Windows 11 Nel Mirino: L’Exploit per il bug del Driver ksthunk.sys Minaccia le reti

Redazione RHC : 29 Novembre 2024 09:34

Recentemente è stata identificata una vulnerabilità in Windows 11 versione 23H2 che consente agli aggressori locali di ottenere privilegi elevati a causa di un overflow di numeri interi nel driver “ksthunk.sys”. Il problema è stato scoperto nella funzione “CKSAutomationThunk::ThunkEnableEventIrp“, che è responsabile dell’elaborazione dei processi a 32 bit in un ambiente a 64 bit.

La ricerca è stata presentata all’evento TyphoonPWN 2024, dove è stato dimostrato il successo dell’utilizzo dell’exploit. Lo sviluppatore che ha partecipato al concorso si è classificato secondo.

Microsoft ha affermato che la vulnerabilità è già stata risolta, ma non ha fornito una data esatta per la correzione. Dal controllo è emerso che il problema persiste nell’ultima versione di Windows 11 e che non esiste un numero CVE e una documentazione ufficiali per la correzione.


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Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.

Cosa trovi nel servizio:
✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor.
✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV).
✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia.
✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.


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L’errore è legato ad un’elaborazione errata della dimensione del buffer, che porta ad un overflow. Un utente malintenzionato può ottenere il controllo della memoria ed eseguire scritture arbitrarie, consentendo l’inserimento del token di sistema nel processo corrente e ottenendo privilegi di amministratore.

Per il funzionamento viene utilizzata la seguente sequenza:

  1. Bypassare il controllo “ProbeForRead” attraverso la manipolazione dell’indirizzo di memoria.
  2. Un overflow del buffer provoca il danneggiamento di un oggetto di memoria vicino.
  3. Le primitive vengono create per leggere e scrivere in aree di memoria arbitrarie.
  4. Modificando il token del processo, l’aggressore ottiene l’accesso ai privilegi SYSTEM.

Lo sfruttamento di questa vulnerabilità minaccia la sicurezza sia dei dispositivi personali che delle reti aziendali. Poiché la vulnerabilità è legata all’elaborazione della memoria, lo sfruttamento richiede notevoli competenze tecniche, ma se attaccato con successo, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.

Gli esperti raccomandano:

  • Installare tutti gli aggiornamenti disponibili per Windows 11.
  • Utilizzare soluzioni antivirus in grado di rilevare comportamenti anomali dei processi.
  • Impostare restrizioni sull’esecuzione di applicazioni sospette sulla rete locale.

Nell’era digitale, la sicurezza del sistema dipende non solo dalle barriere tecniche, ma anche dalla vigilanza degli utenti e degli specialisti pronti a riconoscere e neutralizzare rapidamente le potenziali minacce, trasformando le vulnerabilità tecniche in opportunità per migliorare i meccanismi di protezione.

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