7 passi per proteggere la tua impresa con la sicurezza informatica e LECS
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7 passi per proteggere la tua impresa con la sicurezza informatica e LECS

7 passi per proteggere la tua impresa con la sicurezza informatica e LECS

Redazione RHC : 7 Ottobre 2025 10:37

Nel contesto attuale, dove il cybercrime evolve a ritmi senza precedenti, la sicurezza informatica aziendale è prerequisito competitivo e non solo obbligo normativo (NIS2).

Aziende di tutte le dimensioni sono continuamente esposte a minacce sofisticate che possono mettere a rischio dati, continuità operativa e reputazione. In questa guida tecnica scoprirai sette direttrici fondamentali per proteggere efficacemente le infrastrutture aziendali e garantire la compliance ai principali standard di settore.

1 – Asset inventory e mappatura delle infrastrutture

Prima di implementare qualsiasi strategia difensiva, è fondamentale comprendere appieno l’ambiente da proteggere. Questo richiede:

  • Censimento Hardware e Software: realizza un inventario dettagliato di ogni componente IT e OT, inclusi dispositivi di rete, endpoint, risorse cloud e apparati legacy.
  • Risk mapping: associa a ciascun asset una classificazione rispetto a criticità, esposizione e impatto potenziale in caso di compromissione.
  • Automazione: sfrutta piattaforme di discovery automatizzato per monitorare modifiche e anomalie in tempo reale, che ti permette una gestione efficace delle risorse e una rilevazione tempestiva delle anomalie.

2 – Gestione delle identità e accessi (IAM)


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La corretta gestione delle identità è cruciale per prevenire intrusioni indesiderate. È indispensabile applicare rigorosamente il principio del minimo privilegio e della separazione dei ruoli, limitando così l’accesso alle sole risorse necessarie per ciascun utente.

L’implementazione della Multi-Factor Authentication (MFA), soprattutto per gli account privilegiati e gli accessi da remoto, rappresenta un ulteriore livello di protezione. In contesti eterogenei, l’uso di sistemi di identity federation e single sign-on può ulteriormente mitigare il rischio associato alla gestione delle credenziali.

3 – Hardening, patch management e gestione delle vulnerabilità

Una strategia di sicurezza efficace deve includere misure proattive di hardening e gestione delle vulnerabilità. Scegli tecnologie che incorporano i principi di“Secure by Design” e “Secure by Default”, ovvero sicurezza incorporata già in fase di progettazione, e secure by default, con configurazioni di sicurezza ottimali già preimpostate.

Automatizza i cicli di aggiornamento e verifica la corretta applicazione, anche per sistemi operativi custom o embedded (patch management).

Completa il processo con audit periodici, vulnerability assessment e penetration test certificati secondo standard ISO/NIST, per identificare nuove superfici di rischio.

4 – Monitoraggio Continuo, Log Management e SIEM

Per una protezione continua ed efficace è necessario un monitoraggio costante del traffico di rete e delle attività dei sistemi tramite soluzioni Network Detection and Response (NDR) e SIEM, seguendo best practice GDPR e ISO 27001.

Inoltre, conserva i log in modo certificato e inalterabile per garantire tracciabilità e accountability in caso di incident response, conforme ai requisiti normativi.

5 – Difesa a strati: firewall, IDS/IPS, honeypot e segmentazione

Una difesa robusta si basa su più livelli di protezione:

  • Firewall avanzati: utilizza dispositivi di nuova generazione (NGFW) con capacità di deep packet inspection, application control e threat intelligence.
  • IDS/IPS e honeypot: integra sistemi di Intrusion Detection & Prevention base AI, e honeypot dinamici per l’inganno attivo delle minacce, monitorando pattern di attacco reali su asset esca.
  • Segmentazione della rete: isola reti critiche tramite VLAN, DMZ e policy di accesso segmentate, prevenendo la lateral movement.

6 – Formazione del personale e cultura della sicurezza

La formazione del personale rappresenta una delle migliori di fese contro le minacce informatiche e prevenire il crimine informatico. Programmi di awareness periodici e simulazioni di attacco permettono di testare e migliorare continuamente la reattività tecnica e organizzativa dell’azienda.

Una cultura aziendale orientata alla sicurezza favorisce inoltre la collaborazione e la comunicazione tra i vari dipartimenti, accelerando la gestione degli incidenti.

7 – Data security, backup, encryption e compliance normativa

La sicurezza dei dati aziendali passa anche attraverso backup regolari, testati e possibilmente air-gap, per una rapida recovery in caso di ransomware o altre minacce.

La crittografia end-to-end e l’adozione di tokenization proteggono i dati sensibili nel rispetto del GDPR e della ISO 27001.

Infine, è indispensabile un continuo aggiornamento normativo(NIS2, Privacy Code, GDPR) per garantire compliance e sicurezza nel lungo termine. Come costruire una sicurezza “Plug & Play” con LECS! L’NDR LECS, con la sua architettura proprietaria e patent blackbox di cybersecurity, incarna il paradigma secure by design: ogni dispositivo si autodetermina, lavora in modalità stealth, include honeypot integrato, AI per detection e response in real time, controllo dashboard user friendly e certificazione avanzata dei log.

La soluzione plug & play riduce drasticamente la curva d’adozione e garantisce la massima protezione senza bloccare la produttività aziendale.

Best practice per il futuro

Audit regolare: documenta ogni attività e aggiorna il piano della sicurezza almeno annualmente o dopo ogni cambiamento rilevante nelle infrastrutture IT/OT.

Supply Chain Security: richiedi ai fornitori garanzie “secure by design” e “secure by default”, verificando la resilienza delle terze parti sull’intero ciclo di vita del dato. Investire nella sicurezza IT per PMI e grandi aziende non è più rimandabile: adottare un approccio strutturato, aggiornato e tecnicamente evoluto consente di proteggere l’azienda da rischi esistenziali, garantendo competitività, operatività e reputazione nel lungo periodo.

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