Redazione RHC : 28 Febbraio 2022 14:41
Autore: Massimo Chirivì
Data Pubblicazione: 28/02/2022
Stanno aumentando gli interventi e le prese di posizione da parte di gruppi attivisti, cartelli e organizzazioni criminali operanti nel cyberspace.
Oltre alle attività di Anonymous che ha preso posizione contro la Russia di Putin attaccando più di 300 siti governativi russi e TV, ora anche il gruppo CONTI, diventato famoso per il suo ransomware sta entrando nell’elenco dei protagonisti della cyber war, dalle prime dichiarazioni sembra essere da parte della Russia, anche se su alcuni canali del gruppo sembra esserci qualcuno con idee diverse.
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Anche il gruppo Ghostsec ha annunciato di aver creato diversi tsunami di traffico causando alcuni DDoS verso siti militari russi, quindi GhostSec è schierato accanto all’Ucraina. A supporto della Russia troviamo il gruppo RedBanditsRU conosciuto per il suo “CoomingProject Ransomware Program”.
Un altro attore è: UNC1151, APT sponsorizzato dalla Bielorussia che si sta schierando in una posizione ostile alla NATO.
11.417.717, questo numero è significativo, sapete di cosa di tratta? E’ il numero degli indirizzi IP pubblici RUSSI esposti sul noto sito Shodan.io.
Cos’è Shodan?
Shodan è un motore di ricerca, stile Google che conoscete tutti, solo che non indicizza contenuti, testi, pagine web, foto, ma indicizza apparati di rete, stampanti, server, workstation, telecamere ed altri oggetti connessi; tutti raggiungibili da chiunque attraverso internet.
Le organizzazioni attiviste, quelle criminali, i cartelli, chiunque, può fare analisi attraverso Shodan ed ottenere informazioni su server su cui effettuare un successivo step chiamato “Analisi delle vulnerabilità” per poi passare alle fasi di attacco.
Naturalmente questo numero riguarda la Russia, ma la situazione è simile in tutto il mondo.
Anche in Italia stiamo messi molto male, soprattutto nel mondo della Pubblica Amministrazione dove risultano una miriade di IP pubblici esposti e con note vulnerabilità.
Dimenticavo, cos’è un indirizzo IP?
E’ l’identificativo univoco di un determinato oggetto collegato in rete (un server, una stampante, una telecamera, un router, ecc.); metaforicamente potremmo paragonarlo all’indirizzo della nostra abitazione. Quando si parla di indirizzo pubblico significa che quell’univocità è a livello mondiale.
Tutto questo è solo una delle cause che sta portando agli attacchi di cui si sta parlando in queste ore.
Attenzione però, non ci sono solo organizzazioni criminali coinvolte, ma ci potrebbero essere anche possibili interazioni di aziende IT leader nel mondo della security.
Non ci dimentichiamo di Kaspersky, quale sarà il ruolo di Kaspersky in questo conflitto? Verrà coinvolta in qualche modo? E’ già stata coinvolta?
Mi piace ricordare che Kaspersky è una delle più importanti aziende che si occupano di Antivirus a livello mondiale. Kaspersky è RUSSA ed il suo CEO è un ex dei servizi segreti Russi, ricordo anche che Putin è un Ex KGB. Legami? Rapporti?
Occorre sapere che l’agent di Kaspersky è installato in tutto il mondo, sparso su milioni di PC e Server. Non mi piace pensar male, ma “tecnicamente” qualcuno potrebbe lanciare un aggiornamento del software e distribuire qualcosa con obiettivi ben diversi da quelli dell’antivirus; un antivirus nel PC ha il potere di analizzare file, osservare comportamenti, analizzare processi, traffico di rete, e tanto altro.
Insomma, un qualcosa di molto invasivo. Non possiamo e non dobbiamo creare allarmismi, ma bisogna essere consapevoli che molte aziende sparse in giro per il mondo hanno un occhio russo nei loro PC e sui loro Server. Bisognerà solo capire se quell’occhio guarderà solo i processi malevoli oppure dell’altro.
Mi piace ricordare che Kaspersky nell’ultimo decennio è stata coinvolta in diversi momenti in situazioni di dubbio circa la sua vicinanza al Cremlino.
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