
Redazione RHC : 18 Luglio 2023 08:13
Le forze militari di tutto il mondo sono in una corsa segreta per sviluppare armi in ambito miliare che utilizzano l’intelligenza artificiale (AI). Questo è stato rivelato nel nuovo documentario “UNKNOWN: Killer Robots” sul futuro dell’intelligenza artificiale in combattimento presentato in anteprima il 17 luglio su Netflix .
“Chiunque controlli l’intelligenza artificiale nel regno militare avrà un enorme vantaggio tecnico sul campo di battaglia“, afferma il regista Jesse Sweet. Ma la consapevolezza pubblica di questa rivoluzione è in ritardo rispetto agli sviluppi.
Il film dice che l’uso di robot e droni militari non è più una novità. Tuttavia, il loro rafforzamento e modernizzazione con l’aiuto dell’IA è una fase completamente nuova, che porta a cambiamenti radicali nella strategia militare.
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Tuttavia, si sono espresse preoccupazioni per la rapida robotizzazione dell’esercito. Si teme che non comprendiamo appieno ciò che stiamo creando e che le macchine possano scambiare civili o alleati per nemici.
Inoltre, c‘è il rischio che le nostre armi più potenti possano essere rivolte contro di noi, e questo sta già causando tensioni all’interno delle strutture militari. Ci sono preoccupazioni relative alla sicurezza informatica dell’IA e la possibilità che strumenti e tecnologie dell’esercito possano finire in mano di governi stranieri o hacker indipendenti.
Nonostante tutti i progressi dell’intelligenza artificiale nelle tecnologie mediche e farmaceutiche per curare e prevenire le malattie. Gli scienziati avvertono che qualcosa di semplice come la tecnologia digitale basata su uni e zeri, possa creare armi chimiche eseguendo miliardi di simulazioni producendo composti tossici.
Sian Ekins, CEO di Collaborations Pharmaceuticals, è preoccupato per la possibilità di armi chimiche assistite dall’intelligenza artificiale e sostiene che l’industria non sta rispondendo alla potenziale minaccia e non le sta prestando sufficiente attenzione. Ekins paragona la situazione attuale all’era della bomba atomica, quando gli scienziati non pensavano alle conseguenze delle loro scoperte. “Sarà molto difficile riportare questo genio nella lampada” , conclude Ekins.
Un evento insolito si è verificato al recente Summit delle Nazioni Unite sull’Intelligenza Artificiale a Ginevra: i giornalisti hanno intervistato nove robot AI. I robot hanno assicurato che non vogliono sostituire le persone, ma vogliono cooperare con loro e risolvere problemi globali. Tuttavia, non tutti erano convinti della sincerità dei robot. Alcuni di loro hanno dato risposte che potrebbero sembrare sospette o addirittura minacciose.
Inoltre, OpenAI sta formando un nuovo team per sviluppare modi per gestire e controllare i sistemi di intelligenza artificiale “superintelligenti”. OpenAI prevede che l’IA con un’intelligenza superiore a quella umana potrebbe emergere entro un decennio. E se dovesse mai apparire, non sarà necessariamente benevola, quindi è necessario esplorare i modi per controllare e limitare tale intelligenza artificiale.
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