Redazione RHC : 23 Settembre 2021 06:32
Il codice QR del passaporto vaccinale personale del presidente francese Emmanuel Macron è trapelato sui social media, sollevando interrogativi sulla capacità del sistema di proteggere la privacy sanitaria dei cittadini.
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Martedì, il codice QR collegato al “pass sanitaire” di Macron è trapelato sui social network, tra cui Snapchat e Twitter.
Il governo all’Eliseo ha confermato a BMF TV che il pass, che riportava correttamente il suo nome e la sua data di nascita, era proprio il codice QR personale del leader francese. Prima di essere disabilitato, il codice QR conteneva anche informazioni su quando Macron è stato vaccinato e con quale marca di vaccino.
“Questo sistema funziona, ma c’è stata una falla etica da parte di uno o più operatori sanitari. Qualcuno ha fotografato il codice QR e lo ha fatto circolare volontariamente o per negligenza”
ha affermato il governo.
La violazione della privacy arriva pochi giorni dopo che anche il primo ministro francese Jean Castex ha trovato online il suo passaporto vaccinale dopo che un fotografo della stampa ha scattato una foto a Castex con il codice ben visibile sul suo smartphone.
Utilizzando l’immagine, diverse persone sono state in grado di inserire il codice QR nella loro app di coronavirus per accedere al profilo di Castex.
Un direttore della ricerca presso la società francese di sicurezza informatica Sogeti, Mathis Hammel ha pubblicato una foto del pass di Castex sul suo account sui social media.
“Gioco finito, ho il codice QR della vaccinazione del Primo Ministro”
ha scritto Hammel , aggiungendo:
“Prometto che l’ho ottenuto legalmente e non ci farò nulla, chiamami se vuoi una mano nella sicurezza informatica”.
Questi incidenti hanno sollevato preoccupazione in Francia per la capacità del governo di salvaguardare i dati sanitari privati dei suoi cittadini quando non è in grado di proteggere la privacy dei suoi vertici.
In base alla legislazione sul pass sanitario per il coronavirus, la creazione di passaporti di vaccini contraffatti può comportare fino a tre anni di carcere e una multa di 45.000 euro.
Coloro che si trovano ad aver utilizzato la tessera sanitaria di qualcun altro rischiano anche una multa fino a 750 euro, che sale fino a 1.500 se non viene ottenuta una tessera sanitaria valida entro 15 giorni dall’infrazione.
Tre di queste violazioni entro un mese potrebbero comportare anche sei mesi dietro le sbarre e una multa di 3.750 euro.
Il mese scorso è diventato un requisito in tutta la Francia presentare il passaporto vaccinale per entrare in bar, caffè e ristoranti, compresi quelli con posti a sedere all’aperto. I documenti sanitari sono obbligatori anche per i viaggi a lunga distanza, inclusi autobus, treni e aeroplani.
Il pass sanitaire, come è noto in Francia, registra se un cittadino ha ricevuto due dosi di un vaccino contro il coronavirus, un test del coronavirus negativo nelle ultime 72 ore o una prova di guarigione dal virus negli ultimi sei mesi.
Negli ultimi due mesi e mezzo, centinaia di migliaia di manifestanti hanno manifestato in tutta la Francia contro l’imposizione di passaporti vaccinali e l’obbligo per gli operatori sanitari di essere vaccinati per mantenere il proprio posto di lavoro.
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