Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Perché in Russia non ci sono attacchi ransomware?

Redazione RHC : 14 Agosto 2021 20:56

La natura anonima del mondo cibernetico, significa che spesso è difficile sapere esattamente chi sta effettuando un attacco informatico, infatti, spesso su queste pagine abbiamo parlato della difficoltà di attribuzione.

CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.

Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Tuttavia, negli ultimi anni è stato osservato dagli esperti di sicurezza informatica, un modello innegabile e chiaro, che punta in una direzione distinta.

Infatti, la comunità dell’intelligence e della ricerca ritiene che gli attacchi provengono da paesi dell’ex blocco sovietico, ovvero Russia, Ucraina e altri paesi, ed inoltre ci sono molteplici indicazioni che dimostrano questo punto, che possono essere sintetizzati in:

  1. La maggior parte dei gruppi d’élite pubblicizza i propri prodotti software dannosi esclusivamente sui forum di hacker di lingua russa del dark web;
  2. I gruppi di hacker operano prevalentemente durante l’orario di lavoro di Mosca e generalmente rimangono silenziosi durante le festività pubbliche russe;
  3. In molti casi il codice del software ransomware contiene anche istruzioni specifiche che prevengono automaticamente gli attacchi ai sistemi informatici che utilizzano le configurazioni standard della tastiera russa.
  4. Ci sono pochissime vittime note di ransomware in Russia, o negli ex stati sovietici, rispetto ai paesi occidentali.

Anche il coinvolgimento segreto e le operazioni clandestine rivolte agli operatori e agli affiliati ransomware stanno fornendo informazioni straordinarie, che piano piano fanno emergere che la Russia di fatto protegge la criminalità informatica, anche se dal recente vertice tra Biden e Putin questi equilibri potrebbero essere cambiati.

Ricordiamoci che nel 2019, due individui russi sono stati incriminati dalle autorità statunitensi e britanniche, accusati di gestire la banda di ransomware Evil Corp, ma entrambi sono rimasti liberi in Russia.

Nella sua conferenza stampa, il presidente Putin ha detto ai giornalisti che la Russia affronta regolarmente attacchi di ransomware e ha citato l’esempio di un servizio sanitario russo colpito dai black hacker, che secondo lui questo attacco è stato effettuato da gruppi statunitensi.

Dmitry Smiyanets (ex hacker russo e ora esperto di sicurezza informatica), afferma di ritenere improbabile che questo incidente sia stato un ransomware o che la notizia di qualsiasi interruzione sia divenuta pubblica.

Ritornando al titolo dell’articolo, il motivo per cui ci sono così pochi attacchi ransomware alla Russia e agli ex stati sovietici è spesso attribuito alla tanto discussa “unica regola” dell’hacking russo, ovvero:

puoi inseguire chiunque purché non si trovi su un terreno amico.

Non c’è dubbio che le bande di ransomware operano in molti altri paesi. Le cyber gang in Corea del Nord, ad esempio, sono state responsabili del più grave attacco ransomware della storia che ha colpito centinaia di ospedali nel Regno Unito nel 2017, ricordiamoci appunto di Wanna Cry.

Lo stesso giorno del vertice di Ginevra, sei sospetti criminali sono stati arrestati in Ucraina per presunti collegamenti al gruppo di ransomware Cl0p, che sono stati accusati di essere coinvolti in attacchi contro organizzazioni negli Stati Uniti e in Corea del Sud.

Un altro sospetto hacker è stato arrestato in Canada a gennaio per il suo presunto coinvolgimento con un altro gruppo di ransomware chiamato Netwalker.

Tuttavia, si ritiene che nessuno di questi recenti arresti abbia seriamente danneggiato le principali imprese criminali di queste reti di hacking ransomware ben finanziate, organizzate e altamente redditizie.

La maggior parte degli esperti concorda che l’epicentro di questa industria criminale distruttiva (la quale sta attualmente dilagando nel mondo) proviene dalla Russia e dai suoi ex vicini sovietici.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Sei Davvero Umano? Shock su Reddit: migliaia di utenti hanno discusso con dei bot senza saperlo

Per anni, Reddit è rimasto uno dei pochi angoli di Internet in cui era possibile discutere in tutta sicurezza di qualsiasi argomento, dai videogiochi alle criptovalute, dalla politica alle teorie...

GPU sotto sorveglianza! l’America vuole sapere dove finiscono le sue GPU e soprattutto se sono in Cina

Le autorità statunitensi continuano a cercare soluzioni per fermare la fuga di chip avanzati verso la Cina, nonostante le rigide restrizioni all’esportazione in vigore. Il senatore Tom Cot...

Qilin domina le classifiche del Ransomware! 72 vittime solo nel mese di aprile 2025!

Il gruppo Qilin, da noi intervistato qualche tempo fa, è in cima alla lista degli operatori di ransomware più attivi nell’aprile 2025, pubblicando i dettagli di 72 vittime sul suo sit...

Play Ransomware sfrutta 0-Day in Windows: attacco silenzioso prima della patch di aprile 2025

Gli autori della minaccia collegati all’operazione ransomware Play hanno sfruttato una vulnerabilità zero-day in Microsoft Windows prima della sua correzione, avvenuta l’8 aprile 20...

Allarme AgID: truffe SPID con siti altamente attendibili mettono in pericolo i cittadini

È stata individuata una campagna di phishing mirata agli utenti SPID dal gruppo del CERT-AgID, che sfrutta indebitamente il nome e il logo della stessa AgID, insieme al dominio recentemente regis...