
Redazione RHC : 14 Giugno 2021 07:00
Sebbene Colonial Pipeline sia un’azienda privata, l’attacco ha chiaramente colpito anche il governo: un’esperienza particolarmente dolorosa che dimostra perché l’IT deve essere considerato parte dell’infrastruttura nazionale che invecchia inesorabilmente e deve essere aggiornata.
I malintenzionati non se ne andranno e le violazioni della sicurezza informatica continueranno ad esporre i dati critici e a chiedere il riscatto. Una strategia per sopravvivere agli attacchi è essenziale e tale strategia deve concentrarsi sulla protezione dei dati in movimento e a riposo.
Ogni organizzazione è vulnerabile agli attacchi ransomware. È facile dire: “Beh, una società di gasdotti non è esattamente una mecca IT, quindi non sarebbe sorprendente apprendere che Colonial non disponeva di tutte le patch aggiornate”. Ma ciò presuppone che un’organizzazione con esigenze IT più complete possa disporre di strategie di sicurezza informatica più sofisticate.
Abbiamo parlato di recente del concetto di zero-trust, per ridurre il rischio informatico collegato ai ransomware e questo è sicuramente un ottimo approccio da seguire oggi, in un periodo dove i collegamenti da remoto sono divenuti lo standard a seguito della pandemia da coronavirus.
La strategia più efficace per proteggersi dagli attacchi ransomware è monitorare continuamente i processi che hanno accesso ai dati sensibili. Il controllo degli accessi e la gestione della crittografia dei dati sono la protezione più efficace, non solo dai ransomware, ma anche da minacce interne, processi non autorizzati, malware e altro ancora.
Ma ci sono quattro aspetti per un buon controllo degli accessi (oltre alle consuete best practices sul ransomware), che dovrebbero far parte del DNA di qualsiasi addetto IT o esperto di sicurezza informatica e sono:
Ovviamente, questi 4 consigli esulano dalla base delle best practices delle quali abbiamo parlato più volte (come ad es. una buona politica delle password, un costante patch management, una gestione militare dei backup e non aprire mai mail di dubbia provenienza), ma sicuramente possono essere un “Plus” da valutare, in particolare sui nuovi sistemi, dove di fatto è possibile agire e a basso costo fin dall’inizio.
Redazione
Shanghai, 11 novembre 2025 – Un nuovo studio condotto dallo Shanghai Artificial Intelligence Laboratory, in collaborazione con la Shanghai Jiao Tong University, la Renmin University of China e la Pr...

Dal 12 novembre 2025, l’AGCOM ha riportato che in linea con l’art. 13-bis del decreto Caivano (dl123/2023), 47 siti per adulti raggiungibili dall’Italia avrebbero dovuto introdurre un sistema di...

Centinaia di milioni di utenti di smartphone hanno dovuto affrontare il blocco dei siti web pornografici e l’obbligo di verifica dell’età. Nel Regno Unito è in vigore la verifica obbligatoria de...

Dalle fragilità del WEP ai progressi del WPA3, la sicurezza delle reti Wi-Fi ha compiuto un lungo percorso. Oggi, le reti autodifensive rappresentano la nuova frontiera: sistemi intelligenti capaci d...

Siamo ossessionati da firewall e crittografia. Investiamo miliardi in fortezze digitali, ma le statistiche sono inesorabili: la maggior parte degli attacchi cyber non inizia con un difetto nel codice,...