Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Active Directory nel mirino! Come i criminal hacker rubano NTDS.dit

Redazione RHC : 26 Settembre 2025 16:13

Active Directory (AD) contiene le chiavi digitali dell’organizzazione: l’accesso non autorizzato a questo servizio espone informazioni sensibili e credenziali che possono condurre a una compromissione totale del dominio.

Tra gli asset più critici c’è il file NTDS.dit, che memorizza l’insieme dei dati di dominio e gli hash delle password. Questo articolo ricostruisce un caso reale in cui attori ostili hanno ottenuto privilegi elevati, hanno estratto NTDS.dit e hanno tentato la sua esfiltrazione eludendo controlli comuni.

Il valore strategico di NTDS.dit

In un ambiente Windows dominato da Active Directory, il file NTDS.dit (NT Directory Services Directory Information Tree) rappresenta il database centrale del dominio: contiene account utente, policy di gruppo, oggetti computer e — elemento cruciale — gli hash delle password di tutti gli account, compresi quelli con privilegi di Domain Administrator.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?

Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". 
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.  
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. 
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

Il furto di questo file permette ad un attaccante, una volta in possesso dell’hive di sistema (SYSTEM) per decrittare il contenuto, di estrarre gli hash, attaccarli offline e impersonare qualunque identità all’interno del dominio. In pratica si ottiene la “mappa” dell’identità digitale dell’organizzazione.

Gli aggressori, riporta la ricerca di Trellix, dopo aver acquisito privilegi amministrativi su un host, sfruttano spesso strumenti nativi (ad esempio vssadmin) per creare Volume Shadow Copy e aggirare i lock sui file, copiando così NTDS.dit senza interrompere i processi AD. Successivamente riparano il file con esentutl e ricavano credenziali con utilità come SecretsDump, Mimikatz o anche con semplici comandi di copia. Queste operazioni possono risultare sorprendentemente silenziose per molte difese tradizionali, motivo per cui il rilevamento basato sul comportamento di rete è fondamentale.

Sequenza dell’attacco: estrazione e esfiltrazione di NTDS.dit

L’analisi del caso mostra una catena di azioni tipica: accesso iniziale, raccolta di hash, uso di hash per autenticarsi, movimento laterale e quindi estrazione di NTDS.dit insieme all’hive di registro SYSTEM, indispensabile per ottenere la Boot Key necessaria alla decrittazione.

Kill Chain completa: dalla compromissione al rilevamento (Fonte Trellix)

Fasi principali illustrate:

  1. Raccolta degli hash — Gli avversari ottengono hash delle password tramite metodi come DCSync o estraendoli dalla memoria del processo lsass.exe (ad esempio con Mimikatz), operazione che richiede privilegi elevati sull’host compromesso.
  2. Autenticazione tramite hash rubati — Con la tecnica “Pass the Hash” (MITRE ID: T1550.002) è possibile autenticarsi come l’utente compromesso, sfruttando NTLM o algoritmi AES (es. /ntlm, /aes128, /aes256) per connettersi a risorse di rete o avviare processi remoti.
  3. Espansione della compromissione — Le credenziali ottenute vengono usate per eseguire strumenti come PSExec e raggiungere altri sistemi, ampliando la superficie d’attacco e ripetendo il ciclo di furto credenziali e movimento laterale.
  4. Dump ed esfiltrazione di NTDS.dit e SYSTEM — Per copiare NTDS.dit pur con AD attivo, gli aggressori possono:
    • creare una snapshot del volume tramite Volume Shadow Copy Service (VSS) e prelevare il file dalla copia;
    • utilizzare utility PowerShell (es. Invoke-NinjaCopy o simili) per copiare file in uso;
    • sfruttare strumenti di sistema come NTDSUtil.exe o DSDBUtil.exe per esportare dati.

Dalla snapshot gli attaccanti prelevano NTDS.dit e l’hive SYSTEM, li posizionano in una cartella di staging, li verificano con editor esadecimali o strumenti di parsing AD e quindi li archiviano per l’esfiltrazione verso server esterni.

Raccomandazioni operative

Dall’analisi emergono indicazioni concrete per la mitigazione: monitorare e bloccare movimenti SMB e trasferimenti di file inconsueti, controllare e limitare l’uso di strumenti di amministrazione remota come PsExec, rafforzare la protezione degli account con privilegi elevati e abilitare controlli per rilevare creazioni di Volume Shadow Copy e altre tecniche note per aggirare i lock sui file.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Due bug critici in Cisco ASA e FTD: score 9.9 e rischio esecuzione di codice remoto
Di Redazione RHC - 25/09/2025

Cisco ha reso note due vulnerabilità critiche che interessano i propri firewall Secure Firewall Adaptive Security Appliance (ASA) e Secure Firewall Threat Defense (FTD), oltre ad altri prodotti di re...

Linux balla la samba… ma cade in una race condition. Una falla critica minaccia il kernel
Di Redazione RHC - 25/09/2025

Il ricercatore Nicholas Zubrisky di Trend Research ha segnalato una vulnerabilità critica nel componente ksmbd del kernel Linux che consente ad aggressori remoti di eseguire codice arbitrario con i m...

Criptovalute, ransomware e hamburger: la combo fatale per Scattered Spider
Di Redazione RHC - 25/09/2025

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la polizia britannica hanno incriminato Talha Jubair, 19 anni, residente nell’East London, che gli investigatori ritengono essere un membro chiave di...

Rilevate vulnerabilità Zero-Day in Cisco IOS e IOS XE: Aggiornamenti Urgenti
Di Redazione RHC - 25/09/2025

Una vulnerabilità zero-day, monitorata con il CVE-2025-20352, è stata resa pubblica da Cisco nei suoi diffusissimi software IOS e IOS XE; tale vulnerabilità risulta essere sfruttata attivamente. L�...

Esce Kali Linux 2025.3! Nuova release con miglioramenti e nuovi strumenti
Di Redazione RHC - 24/09/2025

Gli sviluppatori di Kali Linux hanno rilasciato una nuova release, la 2025.3, che amplia le funzionalità della distribuzione e aggiunge dieci nuovi strumenti di penetration testing. L’aggiornamento...