Redazione RHC : 8 Marzo 2024 11:19
I droni sono ormai una presenza comune nella vita di molte persone, ma pochi hanno considerato il pericolo potenziale che essi possono rappresentare in alcune situazioni. L’ingegnere e imprenditore Luis Wenus ha recentemente sviluppato un drone killer in grado di individuare e perseguire una persona specifica in un tempo incredibilmente breve.
“Abbiamo costruito un drone AI killer in poche ore”, ha dichiarato l’ingegnere, sottolineando l’efficacia di un sistema di riconoscimento facciale integrato che consente al drone di identificare e seguire un individuo designato. Questo drone, alimentato da un avanzato software e dotato di capacità di guida autonoma, rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della sicurezza.
We built an AI-steered homing/killer drone in just a few hours
— Luis Wenus (@luiswenus) March 2, 2024
I thought it would be fun to build a drone that chases you around as a game. It just uses an AI object detection model to find people in the frame, and then the drone is programmed to fly towards this at full speed… pic.twitter.com/p5ijBiHPxz
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
La creazione di questo progetto ha richiesto solo poche ore, ma ha svelato quanto sia preoccupante la facilità con cui i droni possono essere utilizzati per scopi pericolosi. L’aggiunta di esplosivi al drone potrebbe trasformarlo in un’arma devastante, una minaccia che attualmente non è adeguatamente controllata, specialmente in grandi eventi e spazi pubblici.
Non solo il drone è in grado di individuare un bersaglio, ma può anche essere programmato per attaccare solo individui specifici, grazie al riconoscimento facciale avanzato che consente di identificare persone anche a distanza. Questa tecnologia, se nelle mani sbagliate, potrebbe essere utilizzata per perpetrare attacchi terroristici in modo sempre più sofisticato.
Sebbene la costruzione di un drone simile richieda ancora competenze tecniche specifiche, la sua realizzazione è diventata più accessibile grazie al rapido sviluppo della tecnologia e ai costi limitate delle attrezzature. È essenziale sviluppare urgentemente sistemi anti-drone per proteggere gli spazi civili da tali minacce.
“Dobbiamo costruire al più presto sistemi anti-drone per gli spazi civili. Di solito sono un assolutista open source, ma per il momento non pubblicherò nulla su questo progetto” ha riportato Wenus. Con il costo dei droni moderni in costante diminuzione e l’intelligenza artificiale che si evolve rapidamente, il pericolo descritto da Wenus potrebbe purtroppo diventare una realtà molto presto.
Sul forum underground russo XSS è apparso un post che offre una “Collection di Lead Verificati Italia 2025” con oltre 1 milione di record. Questo tipo di inserzioni evidenzia la con...
Nel cuore dei conflitti contemporanei, accanto ai carri armati, ai droni e alle truppe, si combatte una guerra invisibile, silenziosa e spesso sottovalutata: la cyber war. Non è solo uno scenario...
Le autorità iberiche sono impegnate in un’indagine riguardante un pirata informatico che ha divulgato informazioni sensibili relative a funzionari pubblici e figure politiche di spicco. Tr...
Un insolito esempio di codice dannoso è stato scoperto in un ambiente informatico reale , che per la prima volta ha registrato un tentativo di attacco non ai classici meccanismi di difesa, ma dir...
Prendi una Fiat Panda seconda serie del 2003, con 140.000 km sul groppone, il classico motore Fire 1.1, e nessuna dotazione moderna. Ora immagina di trasformarla in una specie di Cybertruck in miniatu...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006