Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Arriva ShrinkLocker: il ransomware che utilizza BitLocker per la crittografia

Redazione RHC : 29 Maggio 2024 10:19

Gli specialisti di Kaspersky Lab hanno affermato che i dispositivi aziendali vengono attaccati da un nuovo ransomware chiamato ShrinkLocker che utilizza una funzione legittima di Windows, BitLocker, per la crittografia. Gli obiettivi del malware includono aziende industriali e farmaceutiche, nonché agenzie governative. Gli attacchi sono stati rilevati in Messico, Indonesia e Giordania.

Il rapporto dell’azienda afferma che per i loro attacchi gli aggressori hanno creato uno script dannoso in VBScript (un linguaggio utilizzato per automatizzare le attività sui computer che eseguono Windows). Questo script controlla quale versione di Windows è installata sul dispositivo e attiva BitLocker di conseguenza. Allo stesso tempo il malware è in grado di infettare sia le nuove che le vecchie versioni del sistema operativo, fino a Windows Server 2008.

Lo script modifica i parametri di avvio del sistema operativo e quindi tenta di crittografare le partizioni del disco rigido utilizzando BitLocker. Viene creata anche una nuova partizione di avvio in modo da poter avviare il computer crittografato in un secondo momento.


Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi». Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    Pertanto, il malware esegue operazioni per ridimensionare il disco, che variano a seconda della versione del sistema operativo. Ad esempio, per ridimensionare i dischi locali in Windows Server 2008 e 2012, lo script controlla la partizione di avvio primaria e salva queste informazioni. Inoltre salva l’indice di altre partizioni e quindi esegue quanto segue utilizzando diskpart:

    • Ridurre la dimensione di ciascuna partizione non di avvio di 100 MB, creando così 100 MB di spazio non allocato su ciascuna partizione tranne il volume di avvio;
    • divide lo spazio non allocato in nuove partizioni primarie da 100 MB ciascuna;
    • formatta le partizioni utilizzando l’opzione di sostituzione, che forza lo smontaggio del volume se necessario, quindi determina il file system e la lettera di unità per ciascuna di esse;
    • attiva le partizioni;
    • se la procedura di “riduzione” ha esito positivo, lo script continua ad essere eseguito.

    Le operazioni per ridurre le partizioni per altre versioni del sistema operativo sono generalmente simili, sebbene siano implementate in modo leggermente diverso.

    Inoltre, si nota che gli aggressori disabilitano e rimuovono gli strumenti di sicurezza utilizzati per proteggere la chiave di crittografia BitLocker in modo che l’utente non possa recuperarli. Lo script di attacco modifica anche l’etichetta delle nuove partizioni di avvio nell’indirizzo e-mail degli aggressori in modo che le vittime possano contattarli.

    Successivamente, lo script dannoso invia informazioni sul sistema e la chiave di crittografia generata sulla macchina infetta al server dei suoi operatori. Dopodiché “copre le sue tracce”: cancella i log e vari file che possono aiutare a studiare l’attacco.

    Nella fase finale, il malware blocca forzatamente l’accesso al sistema, dopodiché la vittima vede un messaggio sullo schermo: “Non ci sono opzioni di ripristino di BitLocker sul tuo computer”.

    I ricercatori hanno dato allo script dannoso il nome ShrinkLocker (dall’inglese restringere – ridurre), poiché la modifica dei parametri delle partizioni del disco rigido gioca un ruolo chiave in questi attacchi: ciò offre agli aggressori la possibilità di avviare il sistema con file crittografati.

    Gli attacchi hanno utilizzato BitLocker, uno strumento originariamente creato per impedire l’accesso non autorizzato ai dati. Uno strumento protettivo è diventato un’arma nelle mani degli aggressori. Le aziende che utilizzano BitLocker devono utilizzare password complesse e archiviare in modo sicuro le chiavi di ripristino dell’accesso. È anche importante organizzare il backup dei dati importanti”, commenta Konstantin Sapronov, capo del team globale di risposta agli incidenti informatici presso Kaspersky Lab.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Un nome di un file può compromettere un sistema Linux? Gli hacker cinesi dicono di sì
    Di Redazione RHC - 24/08/2025

    I ricercatori di Trellix hanno scoperto un insolito schema di attacco su Linux, in cui l’elemento chiave non è un allegato con contenuto dannoso, ma il nome del file all’interno del...

    Il caso “Mia Moglie” e le sfide della responsabilità digitale tra privacy, revenge porn e ruolo delle piattaforme
    Di Paolo Galdieri - 23/08/2025

    La recente vicenda del gruppo Facebook “Mia Moglie”, attivo dal 2019 e popolato da oltre 32.000 iscritti, mette in luce una dinamica che intreccia violazione della privacy, pornografia n...

    Performance review 2025 per Google: meno bug, più vibe coding
    Di Redazione RHC - 23/08/2025

    Per i dipendenti di Google, “stare al passo con i tempi” significa non solo sviluppare l’intelligenza artificiale, ma anche essere in grado di utilizzarla ogni giorno. Negli ultim...

    20 milioni di dollari per exploit zero-day dal broker Advanced Security Solutions
    Di Redazione RHC - 22/08/2025

    Advanced Security Solutions, con sede negli Emirati Arabi Uniti, è nata questo mese ed offre fino a 20 milioni di dollari per vulnerabilità zero-day ed exploit che consentirebbero a chiunque...

    Un bug critico di Downgrade in Chat-GPT porta al Jailbreak del modello
    Di Redazione RHC - 22/08/2025

    Un difetto critico riscontrato nel più recente modello di OpenAI, ChatGPT-5, permette a malintenzionati di aggirare le avanzate funzionalità di sicurezza attraverso l’uso di semplici ...