Redazione RHC : 26 Giugno 2025 18:22
Gli sviluppatori di WinRAR hanno risolto una vulnerabilità di Directory Traversal, che ha ricevuto l’identificatore CVE-2025-6218. In determinate circostanze, questo bug permetteva l’esecuzione di malware dopo l’estrazione dell’archivio.
La vulnerabilità ha ricevuto un punteggio di 7,8 punti sulla scala CVSS ed è stata scoperta da un ricercatore con il nickname whs3-detonator, che ha segnalato il problema attraverso Zero Day Initiative all’inizio di giugno 2025. Il problema riguarda solo la versione Windows di WinRAR, a partire dalla versione 7.11 e successive, mentre la correzione è stata introdotta nella versione WinRAR 7.12 beta 1, uscita questa settimana.
“Quando si estrae un file nelle vecchie versioni di WinRAR, RAR per Windows, UnRAR e UnRAR.dll, incluso il codice sorgente UnRAR portatile, è possibile utilizzare il percorso specificato in un archivio appositamente predisposto, anziché il percorso specificato dall’utente”, spiegano gli sviluppatori.
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In altre parole, un archivio dannoso può contenere file con un percorso relativo modificato, che costringe WinRAR a estrarli in posizioni potenzialmente pericolose, inclusi directory di sistema e cartelle di avvio automatico.
Se il contenuto di tale archivio è dannoso, i file estratti possono essere eseguiti automaticamente, provocando l’esecuzione di codice pericoloso al successivo accesso dell’utente a Windows. Anche se tali programmi vengono eseguiti con diritti di livello utente e non hanno privilegi di amministratore o SYSTEM, sono comunque in grado di rubare dati sensibili, inclusi cookie del browser e password salvate, stabilirsi nel sistema della vittima o fornire accesso remoto ai propri operatori.
Oltre a CVE-2025-6218, nella versione WinRAR 7.12 beta 1 è stata anche risolta una problematica di iniezione HTML, che si verificava durante la generazione di rapporti. Questo bug è stato segnalato dal ricercatore di sicurezza Marcin Bobryk (Marcin Bobryk). Egli spiega che i nomi dei file di archivio contenenti potevano essere incorporati nel rapporto HTML come tag HTML non elaborati. Di conseguenza, ciò poteva portare a iniezioni HTML e JS se i rapporti venivano aperti in un browser.
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