
Navigare nel Dark Web: distinzioni concettuali e il paradosso dell’anonimato
Dopo aver approfondito i delicati equilibri che vincolano gli operatori di Cyber Threat Intelligence(CTI) tra il GDPR e il rischio di Ricettazione, è fondamentale rivolgere l’attenzione a chiunque, spinto da mera curiosità o ricerca accademica, si avventuri nelle aree nascoste della rete. Il rischio penale, in questo contesto, è sproporzionato rispetto a qualsiasi altra attività onlinelecita, e la linea di confine tra un atto neutrale e l’illecito sfuma in modo pericoloso. Come docente di Diritto penale dell’informatica, insisto sempre sulla distinzione concettuale. Il Deep Web costituisce la vasta maggioranza (circa il 90%) di Internet, ospitando archivi aziendali, database governativi e account privati










