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Categoria: News

Hacker pronti a sfidare i chatbot al Def Con! Chi vincerà? La risposta è pressoché ovvia

L’evento Howard, che il 19 luglio ha attirato alcune dozzine di studenti e appassionati di intelligenza artificiale negli Stati Uniti D’America, è stato un’anteprima di un evento pubblico molto più ampio che si terrà questa settimana al Def Con, la convention annuale degli hacker a Las Vegas.  Ospitata dall’AI Village di Def Con, la Generative Red Team Challenge ha ottenuto il sostegno della Casa Bianca come parte della sua spinta a promuovere “l’innovazione responsabile” nell’IA, che ha provocato un’esplosione di clamore, investimenti e paura. I migliori hacker di tutto il mondo accumuleranno punti per indurre i modelli di intelligenza artificiale a sbagliare

Linux, sta arrivando il ransomware! Abyss Locker pronto a colpire gli hypervisor VMware ESXi

Man mano che le aziende passano dai server privati ​​alle macchine virtuali per una migliore gestione delle risorse, prestazioni e ripristino di emergenza, gli hacker criminali creano sempre più ransomware che prendono di mira queste piattaforme. Poiché VMware ESXi è una delle piattaforme di virtualizzazione più popolari, quasi tutte le fazioni di ransomware hanno iniziato a rilasciare ransomware per Linux per coprire un’ampia percentuale di potenziali vittime.  Altre bande di ransomware che utilizzano il ransomware Linux contro VMware ESXi includono: Akira, Royal, Black Basta, LockBit, BlackMatter, AvosLocker, REvil, HelloKitty, RansomEXX e altre ancora. Abyss Locker è un gruppo di ransomware relativamente nuovo che presumibilmente è entrato in

Downfall: la falla di sicurezza delle CPU Intel che mette a rischio miliardi di dispositivi in tutto il mondo

La sicurezza informatica opera su alcuni principi di base. Uno di questi è che i dati utilizzati da un’applicazione non dovrebbero essere disponibili ad un’altra senza una esplicita autorizzazione.  Questo dovrebbe impedire a un’applicazione di ficcare il naso in un’altra e rubare, ad esempio, una password o una chiave bancaria. Quando questo principio viene meno, il tutto può risultare dannatamente devastante.  Almeno dal 2014, diverse generazioni di CPU Intel sono state vulnerabili esattamente a questo tipo di perdita di dati, esponendo miliardi di chip a un attacco che può essere facilmente utilizzato per rubare dati sensibili, comprese le chiavi di crittografia.  Una nuova

Attacco informatico alla supply-chain di Mercedes Benz. Gli hacker criminali di Quilin iniziano a pubblicare i dati

Nella giornata di oggi, la banda di criminali informatici di Quilin, rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) un attacco informatico alla casa automobilistica di lusso Mercedes Benz. Nel post pubblicato dalla cybergang, i criminali informatici riportano nel titolo “Thonburi Energy Storage Systems (TESM)”, che si tratta di una azienda partner di Mercedes che produce batterie nella regione di Bangkok in Tailandia. I criminali informatici riportano nel post quanto segue: “L’azienda ha deciso di non contattare in alcun modo il nostro team, quindi stiamo avviando un’ampia pubblicazione di vari documenti Al momento puoi leggere gli screenshot qui sotto”. Vengono pubblicati al

Rivendicato un attacco informatico all’italiana Kreacta. NoEscape ha in mano 50GB di dati

Poco fa, la banda di criminali informatici di NoEscape, rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) un attacco informatico all’italiana Kreacta. Dal post pubblicato dalla cybergang, i criminali informatici riportano di essere in possesso di 50GB di dati esfiltrati dalle infrastrutture IT dell’azienda e minacciano di pubblicarli tra 4 giorni. Ancora non sappiamo se tali dati risultano di proprietà dell’azienda, perché non è ancora presente all’interno del loro sito nessun comunicato stampa relativamente all’accaduto. Da quanto sostenuto dalla cybergang, i dati in loro possesso, esfiltrati dalle infrastrutture IT dell’azienda sono “passaporti, carte d’identità, documenti interni riservati della società, accordi di riservatezza

Non piangere! c’è una soluzione contro il revenge-porn. Scopriamo il progetto StopNCII.org

StopNCII è un progetto gratuito creato per aiutare le vittime degli abusi di Non-Consensual Intimate Image (NCII). Le immagini intime non consensuali, più comunemente conosciute con il nome improprio di “revenge porn”, si riferiscono a immagini e video sessualmente espliciti che vengono catturati, pubblicati o diffusi in rete senza il consenso di una o più persone nell’inquadratura. Le immagini intime non consensuali sono un problema sistemico e sociale e non solo una questione limitata di “vendetta“, ma spazia tra i voyeuristi fino ad arrivare alle telecamere nascoste nelle camere d’albergo. Una soluzione contro il revenge-porn. Scopriamo il progetto StopNCII Il sistema StopNCII

Sono 12 le vulnerabilità più sfruttate dal cybercrime nel 2022. Scopriamo l’analisi della NSA, CISA ed FBI

Gli specialisti di CISA, NSA e FBI hanno pubblicato un elenco di 12 vulnerabilità più utilizzate dagli aggressori nel 2022. Si è scoperto che i criminali informatici hanno concentrato i loro attacchi su problemi presenti in software obsoleti e non su nuovi bug scoperti direttamente nel 2022. Gli attacchi hanno preso di mira principalmente i sistemi vulnerabili accessibili via Internet. Ora, le autorità di regolamentazione della sicurezza informatica negli Stati Uniti, in Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito chiedono alle organizzazioni di tutto il mondo di affrontare queste debolezze, nonché di implementare sistemi di gestione delle patch per ridurre al minimo il rischio di

Ottavo giorno di attacchi informatici all’Italia? Gli hacker di NoName057(16) fanno un sondaggio su quali nazioni colpire

Si saranno fermati? Pare di si! Sono le 10:50 del giorno 07/08/2023 e siamo arrivati all’ottavo giorno dall’inizio degli attacchi informatici di tipo DDoS (Distributed Denial of Service) contro obiettivi italiani da parte del gruppo degli hacktivisti filorussi di NoName057(16) Questa mattina alle 10:32, NoName057(16) invia un post che chiede ai suoi follower di riportare nei commenti quali paesi dovranno essere colpiti oggi. Di seguito il post tradotto dal russo: Nel mentre compaiono alcuni commenti che riportano l’Estonia, Giappone e Germania. Ancora non sappiamo se i cannoni DDoS del progetto DDosia risulti puntato ancora sull’Italia, ma intento riportiamo le ultime vittime italiane

Un bug critico è stato rilevato su Mozilla VPN su Linux dagli esperti di SUSE

Gli esperti di sicurezza di SUSE hanno scoperto una vulnerabilità critica nel client Mozilla VPN 2.14.1 per Linux. Il problema consente a qualsiasi utente del sistema di configurare la propria connessione VPN, reindirizzare il traffico di rete e interrompere le impostazioni VPN esistenti, il che è particolarmente pericoloso su computer con più utenti. La vulnerabilità è stata scoperta durante un controllo di sicurezza quando il team SUSE ha deciso di aggiungere il client VPN Mozilla alla distribuzione openSUSE Tumbleweed Linux. Durante un controllo di sicurezza di routine, il team ha scoperto che il servizio VPN conteneva un servizio D-Bus privilegiato in esecuzione come root e una politica Polkit (un’API di autorizzazione per i programmi privilegiati).

Quando l’hacktivismo diventa business. Scopriamo come i gruppi riescono a trovare fondi per le loro attività

Gli analisti di KELA affermano che gli attivisti informatici motivati ​​politicamente o ideologicamente utilizzano una varietà di metodi di finanziamento per sostenere le loro attività. Sebbene l’hacktivism sia principalmente associato agli attacchi DDoS e alle fughe di dati, gli aggressori si dedicano anche al furto e alla vendita di dati, all’estorsione, al noleggio di malware e botnet e all’offerta di servizi di hacking a pagamento (e gli obiettivi di tali attacchi non hanno nulla a che fare con la politica). “Nell’ultimo anno e mezzo sono emersi molti gruppi di attivisti informatici attivi. Le donazioni sono un metodo utilizzato da molti attivisti informatici per finanziare le loro

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