Redazione RHC : 19 Febbraio 2025 08:07
Due vulnerabilità di heap buffer overflow di elevata gravità sono state risolte da Google nel browser Chrome, CVE-2025-0999 e CVE-2025-1426. Tali bug di sicurezza potrebbero consentire agli aggressori di eseguire codice arbitrario e prendere il controllo dei sistemi interessati.
Si tratta di una vulnerabilità del motore V8 (CVE-2025-0999) deriva da una gestione non corretta della memoria durante l’elaborazione di oggetti JavaScript, consentendo la corruzione dell’heap tramite pagine HTML contraffatte. E di una falla sulla GPU (CVE-2025-1426), la quale sfrutta l’integrazione dell’unità di elaborazione grafica di Chrome, consentendo agli aggressori di superare i limiti del buffer durante le operazioni di rendering.
Le vulnerabilità, risolte in Chrome 133.0.6943.126/.127 per Windows/Mac e 133.0.6943.126 per Linux, colpiscono rispettivamente il motore JavaScript V8 e i componenti GPU. Entrambe le vulnerabilità garantiscono capacità di esecuzione di codice remoto (RCE), consentendo potenzialmente la compromissione dell’intero sistema, il furto di dati o lo spostamento laterale all’interno delle reti.
CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce.
Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.
Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
La vulnerabilità di overflow consente agli aggressori di sovrascrivere regioni di memoria allocate dinamicamente ed eseguire codice arbitrario. Questa vulnerabilità si verifica quando i programmi scrivono dati oltre i limiti dei blocchi di memoria allocati sull’heap, un’area di memoria gestita dinamicamente utilizzata per l’archiviazione dei dati di runtime.
Un’altra vulnerabilità è il CVE-2025-1006, una vulnerabilità use-after-free (UAF) di media gravità nel componente Network di Google Chrome. Gli aggressori potrebbero sfruttarla creando contenuti web dannosi per innescare l’esecuzione di codice arbitrario, compromettendo potenzialmente i sistemi degli utenti o esfiltrando dati sensibili.
Google ha omesso di fornire tutti i dettagli tecnici finché la maggior parte degli utenti non avrà effettuato l’aggiornamento, una pratica standard per impedire l’uso di exploit come arma.
Si raccomanda agli utenti di procedere immediatamente con l’aggiornamento del software per mitigare i rischi legati a queste vulnerabilità critiche. Per aggiornare Google Chrome, è sufficiente accedere al menu del browser, selezionare Guida > Informazioni su Google Chrome e attendere il completamento del download della patch. Una volta terminato, sarà necessario riavviare il browser affinché le correzioni vengano applicate correttamente. Gli amministratori IT sono invitati a distribuire l’aggiornamento su tutti i dispositivi aziendali per prevenire potenziali attacchi exploit.
Nelle ultime ore si è assistito a un grande clamore mediatico riguardante il “takedown” dell’infrastruttura del noto malware-as-a-service Lumma Stealer, con un’operazi...
Gli esperti hanno lanciato l’allarme: i gruppi ransomware stanno utilizzando sempre più spesso il nuovo malware Skitnet (noto anche come Bossnet) per lo sfruttamento successivo delle ...
Nel panorama delle minacce odierne, Defendnot rappresenta un sofisticato malware in grado di disattivare Microsoft Defender sfruttando esclusivamente meccanismi legittimi di Windows. A differenza di a...
Molti credono che l’utilizzo di una VPN garantisca una protezione totale durante la navigazione, anche su reti WiFi totalmente aperte e non sicure. Sebbene le VPN siano strumenti efficaci per c...
Durante una conferenza nazionale dedicata alla sicurezza informatica, sono stati ufficialmente premiati enti, aziende e professionisti che nel 2024 hanno dato un contributo significativo al National I...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006