
Recentemente è stata divulgata una vulnerabilità nella libreria d ClamAV con severity CVSSv3 9.8, in scala da 1 a 10.
ClamAV è un motore antivirus open source per il rilevamento di trojan, virus, malware e altre minacce dannose che viene spesso utilizzato all’interno delle soluzioni dei big vendor come Cisco.
Questa vulnerabilità è dovuta a un mancato controllo della dimensione del buffer che potrebbe causare un heap overflow. Gli heap overflow vengono solitamente usati dai ricercatori di sicurezza per abusare di programmi contenenti una insufficiente validazione degli input
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Heap overflow, o heap overrun, è il nome usato per indicare un buffer overflow che avviene nell’area dati della heap. A differenza dello stack overflow, dove la memoria viene allocata staticamente, nella heap essa viene allocata in modo dinamico dalle applicazioni a run-time e tipicamente contiene dati dei programmi utente.
Ritornano alla vulnerabilità di ClamAV, un utente malintenzionato potrebbe sfruttare questa vulnerabilità inviando un file di partizione HFS+ affinché venga scansionato da ClamAV su un dispositivo interessato.
Un exploit riuscito potrebbe consentire all’attaccante di eseguire codice arbitrario con i massimi privilegi del processo di scansione ClamAV, oppure arrestare il processo in modo anomalo, determinando una condizione di negazione del servizio (DoS).
Mentre ClamAV 0.104 ha raggiunto la fine del ciclo di vita in base alla politica ClamAV End of Life (EOL) e non verrà patchato, verranno rese disponibili le patch per ClamAV 0.103.8, 0.105.2 e 1.0.1.
Chiunque invece utilizzi ClamAV 0.104 deve passare a una versione supportata. Tutti gli utenti dovrebbero aggiornare il prodotto il prima possibile per correggere le vulnerabilità di esecuzione di codice in modalità remota scoperte e corretto di recente.
Relativamente ai prodotti di Cisco, i prodotti vulnerabili sono Cisco Secure Endpoint e le patch sono disponibili tramite il portale Cisco Secure Endpoint.
A seconda della policy configurata, Cisco Secure Endpoint si aggiornerà automaticamente. Le versioni interessate dei client Cisco Secure Endpoint per Cisco Secure Endpoint Private Cloud sono state aggiornate nel repository dei connettori. I clienti riceveranno questi aggiornamenti tramite i normali processi di aggiornamento software.
Siamo andati a curiosare per comprendere meglio la diffusione della minaccia. Potrebbero essere affetti da questo bug, dalle analisi condotte su Shodan circa 2643 asset ict.

Relativamente all’Italia, abbiamo rilevato circa 19 host che dovranno essere aggiornati immediatamente.

ù

Il problema da quanto abbiamo avuto modo di rilevare è presente sui sistemi di “Microsoft Corporation”; che risultano essere circa 436 unità.

Al momento non si hanno novità di exploit pubblici, ma ci stiamo cimentando per la realizzazione di un PoC. Qualora avremo novità su questo argomento pubblicheremo un articolo assestante.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...

La sicurezza informatica è un tema che non scherza, specialmente quando si parla di vulnerabilità che possono compromettere l’intero sistema. Ebbene, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha appena lan...

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha diramato un’allerta critica includendo tre nuove vulnerabilità nel suo catalogo delle minacce informatiche sfruttate (KEV), evidenziand...

Quando si parla di sicurezza informatica, è normale pensare a un gioco costante tra chi attacca e chi difende. E in questo gioco, le vulnerabilità zero-day sono il jackpot per gli hacker criminali. ...

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...