
Todd Beardsley, un ricercatore di Rapid7, ha scoperto lo scorso novembre che la soluzione di amministrazione web self-hosted di CloudPanel presentava diversi problemi di sicurezza, tra cui l’utilizzo della stessa chiave privata del certificato SSL in tutte le installazioni e la sovrascrittura involontaria delle regole del firewall con i valori predefiniti.
La società è stata informata delle vulnerabilità in modo tempestivo, ma finora è riuscita a risolverne solo una parte delle problematiche segnalate.
Il primo problema è legato all’inaffidabilità della procedura di installazione “curl to bash”, in quanto il codice viene caricato senza controllo di integrità. CloudPanel ha risolto rapidamente questo problema pubblicando un checksum crittograficamente sicuro dello script di installazione.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il secondo problema è che lo script di installazione di CloudPanel reimposta le regole Uncomplicated Firewall (UFW) che esistevano in precedenza sul server ai valori predefiniti, il che introduce un set di regole molto più benigno. Inoltre, l’account superutente di CloudPanel non viene protetto dopo l’aggiornamento, consentendo a potenziali aggressori di impostare la propria password e assumere il pieno controllo del sistema.
Gli aggressori dovrebbero prima trovare nuove installazioni di CloudPanel per sfruttare questa vulnerabilità, ma ciò è stato possibile grazie a un terzo problema scoperto da Rapid7. La vulnerabilità è tracciata con l’identificatore CVE-2023-0391 ed è causata dall’uso di un certificato SSL statico in diverse installazioni CloudPanel, che consente agli aggressori di trovare rapidamente istanze CloudPanel vulnerabili tramite l’impronta digitale di questo stesso certificato.
Utilizzando lo strumento di scansione Internet di Shodan , Rapid7 ha rilevato 5843 server CloudPanel che utilizzavano il certificato di sicurezza predefinito. La maggior parte di questi server si trova negli Stati Uniti e in Germania.

Risultati Shodan per i server CloudPanel vulnerabili
“Riunendo tutte le vulnerabilità identificate, un utente malintenzionato può scoprire e sfruttare nuove istanze di CloudPanel mentre vengono implementate”, ha spiegato il direttore della ricerca di Rapid7 nel suo rapporto.
CloudPanel è presente sui siti Web di fornitori di servizi cloud come AWS, Azure, GCP e Digital Ocean, pubblicizzando il suo prodotto come una soluzione facile da usare per amministrare i propri server Linux. Tuttavia, poiché non ci sono ancora correzioni per i problemi del firewall e del certificato SSL, si consiglia agli utenti di riconfigurare immediatamente il firewall subito dopo l’installazione di CloudPanel e di generare e installare i propri certificati SSL.
È probabile che non tutte le aziende possano far fronte a questo compito, soprattutto se non dispongono di personale competente nel campo dell’amministrazione del sistema.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…
CulturaConosciamo quello che è stato considerato uno degli uomini di scienza, forse pari solo a Einstein, più poliedrici e geniali dello scorso secolo. Con un ampissimo spettro di talenti scientifici, sviluppati anche grazie ad un…
CybercrimeLa comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…
CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…
HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…