Redazione RHC : 31 Marzo 2025 22:22
Secondo lo studio, la Cina resta la minaccia informatica più attiva e persistente per gli Stati Uniti sulla base del report di valutazione annuale delle minacce (ATA-2025). Secondo il rapporto, Pechino non sta semplicemente conducendo operazioni di cyber intelligence, ma sta deliberatamente costruendo infrastrutture per potenziali attacchi contro obiettivi critici all’interno degli Stati Uniti in caso di conflitto.
Uno degli episodi più allarmanti, che l’intelligence chiama la campagna Volt Typhoon, sono le azioni dei cinesi hacker, finalizzato alla “preinstallazione dell’accesso” ai sistemi di approvvigionamento idrico, energetico e delle telecomunicazioni. Questi attacchi non compromettono semplicemente singoli nodi, ma creano le condizioni per disconnettere intere regioni dai servizi di base in caso di crisi. Il nuovo episodio, Salt Typhoon, ha mostrato come gli hacker siano riusciti a penetrare nelle infrastrutture delle compagnie di telecomunicazioni.
Particolare attenzione è rivolta alla minaccia in caso di guerra a Taiwan. Il rapporto afferma che la Cina potrebbe lanciare massicci attacchi informatici contro installazioni militari, sistemi di comunicazione e infrastrutture civili degli Stati Uniti per causare caos, ritardare lo spiegamento delle truppe e destabilizzare la situazione interna degli Stati Uniti. Tra i potenziali obiettivi rientrano i sistemi energetici, la logistica, la navigazione satellitare e le strutture mediche.
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Secondo l’intelligence americana, la Cina sta utilizzando attivamente l’intelligenza artificiale nelle operazioni informatiche. Nel 2024 sono stati registrati casi di deepfake, conduttori di fake news e social media con avatar generati dall’intelligenza artificiale utilizzati per diffondere disinformazione. Tali campagne miravano a dividere la società americana su questioni quali immigrazione, droga e aborto.
Gli sforzi della Cina si estendono anche allo spazio. Pechino sta potenziando la sua capacità di intercettare i satelliti per le comunicazioni e la ricognizione. Il rapporto sottolinea che l’Esercito Popolare di Liberazione ha già i mezzi per disattivare i satelliti nemici utilizzando la guerra elettronica, i laser e i missili d’attacco. L’intelligence sottolinea che in tempo di pace queste tecnologie vengono utilizzate per ispezioni e test, ma possono essere adattate per gli attacchi.
Le minacce informatiche della Cina non si limitano agli attacchi tecnici. L’intelligence statunitense ha documentato un aumento dell’influenza segreta all’interno del Paese, attraverso campagne volte a diffamare le istituzioni americane e a promuovere narrazioni a vantaggio di Pechino. Nel 2024, alcuni attori cinesi hanno utilizzato account e contenuti falsi per interferire nel dibattito pubblico e probabilmente anche in future elezioni.
Secondo l’intelligence, la vulnerabilità dei sistemi americani resta elevata. Ciò che è particolarmente preoccupante è che le campagne cinesi stanno diventando sempre più sofisticate, furtive e tecnologicamente avanzate, mentre i metodi di rilevamento sono in ritardo rispetto alla velocità con cui gli aggressori riescono ad adattarsi.
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