
Redazione RHC : 29 Novembre 2024 08:02
I problemi legati allo spionaggio informatico e alle vulnerabilità della catena di approvvigionamento stanno costringendo i paesi africani a cercare modi per diversificare i propri partner tecnologici. I recenti incidenti che coinvolgono backdoor e violazioni dei dati hanno evidenziato i rischi derivanti dal fare affidamento su fornitori stranieri, in particolare dalla Cina e dagli Stati Uniti.
Si scopre che per cinque anni i computer della sede dell’Unione Africana in Etiopia, una struttura costruita da aziende cinesi, hanno trasmesso dati sensibili ai server in Cina. La Cina nega le accuse, ma il caso è diventato un simbolo della vulnerabilità delle forniture tecnologiche.
Secondo un rapporto dell’Africa Center for Strategic Studies (ACSS), i paesi africani stanno iniziando a riconsiderare il proprio approccio all’approvvigionamento. Particolare attenzione è rivolta alla sicurezza delle catene di fornitura che abbracciano applicazioni, dispositivi, infrastrutture e servizi.
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Nate Allen, l’autore del rapporto, osserva che l’interesse dei paesi africani per una maggiore indipendenza tecnologica è in crescita. Gli Stati africani sono consapevoli della necessità di controllare e influenzare le proprie catene di approvvigionamento, ha affermato.
Tra le minacce globali come gli attacchi WannaCry e NotPetya, i paesi africani sono anche preoccupati per le interferenze straniere, non solo provenienti dalla Cina ma anche da altri attori, compresi gli Stati Uniti.
Mark Walker, vicepresidente di IDC Sud Africa, sottolinea che lo sviluppo della tecnologia locale e il miglioramento delle competenze delle comunità sono fondamentali per ridurre la dipendenza. Tuttavia, le risorse limitate rallentano questo processo.
Nonostante gli sforzi, 36 delle 100 app più popolari in Africa sono create da aziende cinesi e 23 da aziende americane, mentre la quota di sviluppatori africani è estremamente ridotta. Il dominio statunitense è evidente anche nei sistemi operativi, con Windows, Android e iOS in testa.
Tuttavia, il mercato tecnologico africano è in crescita e le aziende locali comprendono meglio le esigenze nazionali. La diversità e la concorrenza possono aiutare a ridurre l’influenza degli attori esterni, osserva il rapporto dell’ACSS.
Incidenti come l’attacco ai funzionari keniani per il debito verso la Cina, così come le operazioni contro le missioni diplomatiche e le forze militari, sottolineano l’importanza di migliorare la sicurezza informatica. Gli esperti africani mettono in guardia anche sulle vulnerabilità dei software open source ampiamente utilizzati nel continente.
Le aziende che desiderano operare nel mercato africano devono tenere conto delle caratteristiche locali e offrire soluzioni affidabili. Senza ciò rischiano di perdere terreno rispetto alla concorrenza, sottolinea Walker.
Redazione
Piaccia o meno, l’invio di un’email a un destinatario errato costituisce una violazione di dati personali secondo il GDPR. Ovviamente, questo vale se l’email contiene dati personali o se altrime...

Nel gergo dei forum underground e dei marketplace del cybercrime, il termine combo indica un insieme di credenziali rubate composto da coppie del tipo email:password. Non si tratta di semplici elenchi...

Sulla veranda di una vecchia baita in Colorado, Mark Gubrud, 67 anni, osserva distrattamente il crepuscolo in lontananza, con il telefono accanto a sé, lo schermo ancora acceso su un’app di notizie...

Anthropic ha rilasciato Claude Opus 4.5 , il suo nuovo modello di punta, che, secondo l’azienda, è la versione più potente finora rilasciata e si posiziona al vertice della categoria nella program...

Il lavoro da remoto, ha dato libertà ai dipendenti, ma con essa è arrivata anche la sorveglianza digitale. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un articolo riportando che tali strumenti di monitor...