Redazione RHC : 9 Gennaio 2024 22:22
Gli scienziati australiani hanno creato un sistema basato su un encefalografo in grado di convertire i pensieri in testo utilizzando l’intelligenza artificiale.
Il Centro GrapheneX-UTS per l’intelligenza artificiale centrata sull’uomo presso l’Università della Tecnologia di Sydney (UTS) ha sviluppato un sistema portatile e non invasivo in grado di decodificare i segnali elettrici dal cervello e trasformarli in testo.
Innanzitutto, il dispositivo è destinato ad aiutare le persone che hanno perso la parola a causa di malattie o infortuni. La nuova tecnologia può anche fornire un’efficace comunicazione mentale tra persone e macchine, ad esempio controllando un robot o una protesi.
L’invenzione è stata presentata per la prima volta alla conferenza annuale NeurIPS. La mnifestazione è dedicata alla ricerca sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento automatico a New Orleans il 12 dicembre 2023.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber
«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi».
Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare.
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Durante la dimostrazione tecnologica, i partecipanti hanno letto in silenzio passaggi di testo, mentre l’encefalografo ha letto l’attività elettrica del cervello. Il computer ha segmentato il segnale d’onda ricevuto in blocchi separati e ha convertito queste informazioni in testo. Per decodificare i segnali, i ricercatori hanno sviluppato un modello di intelligenza artificiale chiamato DeWave e lo hanno addestrato su grandi quantità di dati.
Finora la precisione del sistema è del 40%, ma questo risultato è già migliore rispetto ai risultati precedenti in questo settore. Questo nonostante l’approccio non invasivo crei ulteriori complicazioni: utilizzare segnali ottenuti tramite un encefalografo. Anziché da elettrodi impiantati nel cervello, significa che il segnale è più rumoroso.
Allo studio del centro GrapheneX-UTS hanno preso parte in totale 29 persone, ma anche questo è abbastanza rappresentativo. È interessante notare che DeWave è molto più bravo a riconoscere i verbi che i nomi. In relazione a quest’ultimo, il modello utilizza spesso opzioni generalizzate: ad esempio, la parola “autore” è percepita dall’IA come “persona”.
Il leader dello studio, il professor Chin-Teng Lin, commenta: “Ciò accade perché parole semanticamente simili possono creare modelli di onde cerebrali simili. Nonostante le difficoltà, il nostro modello produce risultati significativi identificando parole chiave e generando strutture di frasi vicine a quelle fornite”.
Un ex dirigente di Google lancia l’allarme: l’intelligenza artificiale è pronta a spodestare i lavoratori e trascinarci verso una distopia. Mo Gawdat, lancia l’allarme: l...
Una Panda del 2003, acquistata per appena 800 €, è diventata qualcosa di totalmente diverso, anche per noi di Red Hot Cyber! Grazie alla genialità di Matteo Errera e Roberto Za...
Mentre l’ondata di caldo e il desiderio di una pausa estiva spingono milioni di persone verso spiagge e città d’arte, i criminali informatici non vanno in vacanza. Anzi, approfittan...
Di recente, i criminali informatici si sono nuovamente concentrati su vecchie vulnerabilità presenti nelle popolari telecamere Wi-Fi e nei DVR D-Link. La Cybersecurity and Infrastructure Security...
Per decenni abbiamo celebrato il digitale come la promessa di un futuro più connesso, efficiente e democratico. Ma oggi, guardandoci intorno, sorge una domanda subdola e inquietante: e se fossimo...