Stefano Gazzella : 2 Novembre 2023 08:39
Cosa può succedere in caso di data breach di un e-commerce? Nel caso oggetto del provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 351 del 3 agosto 2023, è possibile che l’Authority eserciti i propri poteri correttivi. E come in questo caso può ingiungere non solo di comunicare la violazione agli interessati, ma anche di adottare le misure di sicurezza adeguate indicandone alcune come prioritarie.
Dal provvedimento è possibile così desumere alcuni elementi utili per la gestione della violazione dei dati personali nel contesto dell’e-commerce, applicabili in situazioni analoghe soprattutto per la valutazione dei rischi e il remediation plan.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Tutto ha avuto inizio con un cliente che ha segnalato al gestore dell’e-commerce di aver reperito nel dark web un leak di dati riferibili al sito. All’esito della successiva indagine è stato accertata la violazione, consistente in una perdita di confidenzialità dei dati derivante da un accesso abusivo con esfiltrazione, e dunque è stata effettuata la notifica al Garante Privacy.
c) le analisi conseguentemente condotte dalla società hanno consentito di accertare che la violazione ha tratto origine da un “hack del CMS […] Prestashop 1.7.6.5 […] con accesso del database e esportazione e pubblicazione” che ha interessato “un Backup-Server dei ns. Sistemi CMS, il quale al momento della violazione si trovava presso l’abitazione di un ns. dipendente informatico senza adeguato sistema di sicurezza a tale data”
d) i dati oggetto di violazione sono stati il “nome, cognome, indirizzo (Via e n° civico se indicato), CAP, città, indirizzo email, data nascita, storico ordini (con prodotti acquistati), password criptato del user-account” di un numero di utenti del sito web che il titolare ha valutato come “non determinabile”, per un totale di “284.000” registrazioni di dati personali
L’evento è stato valutato come non suscettibile di presentare un rischio elevato per gli interessati, dunque non è stata disposta alcuna comunicazione ai sensi dell’art. 34 GDPR.
Il Garante Privacy ha dunque svolto alcuni accertamenti ulteriori con degli accessi online per inquadrare correttamente la violazione e la valutazione del rischio per gli interessati, andando ad approfondire:
All’esito delle verifiche svolte, pertanto, sono stati contestati alcuni passaggi riguardanti la gestione della violazione.
Per quanto riguarda la valutazione di rischi, la violazione è stata considerata di rischio elevato per la natura e numerosità dei dati personali coinvolti dal momento che la perdita di confidenzialità di recapiti e domicili espone gli interessati a potenziali danni di gravità significativa mentre lo storico ordini, che può comprendere anche articoli da cui è possibile desumere informazioni sulla vita sessuale degli acquirenti, espone a rischi di pregiudizio, reputazione o discriminazione.
Per quanto riguarda invece l’adeguatezza delle misure di sicurezza, il Garante ha riscontrato la mancanza di un remediation plan con indicazioni specifiche circa l’adozione di misure correttive e preventive.
Tenuto conto dei rilievi svolti e con la riserva di svolgere ulteriori valutazioni anche in relazione a violazioni e all’applicazione di sanzioni, il provvedimento ha così avuto ad oggetto due ingiunzioni: la prima, riguardante la comunicazione della violazione agli interessati entro 10 giorni; la seconda, riguardante l’adozione di misure di sicurezza adeguate ai rischi entro 20 giorni.
Le misure specificamente prescritte, inoltre, riguardano:
la predisposizione di un programma di formazione del personale in materia di sicurezza informatica e di protezione dei dati personali, l’adozione di software privi di vulnerabilità note, e la periodica e tempestiva applicazione degli eventuali aggiornamenti di sicurezza successivamente resi disponibili dai produttori di tali software;
ma viene richiesto di rendicontare anche le eventuali ulteriori sempre entro il medesimo termine di 20 giorni.
Una valida lezione per tutti riguardante gli elementi da attenzionare: gestori di e-commerce, consulenti privacy e DPO.
Quest’anno Microsoft celebra i suoi primi 50 anni, un traguardo che riflette la trasformazione dell’azienda da piccola start-up nel 1975 a colosso globale della tecnologia. Fondata da Bill Gates e...
La società Microsoft ha reso noto di essere impegnata nell’investigazione di un’anomalia di rilievo riguardante il client desktop tradizionale di Outlook per il sistema operativo Windows, anomali...
Un nuovo gruppo di hacker legato al Partito Comunista Cinese è stato identificato dagli esperti di Palo Alto Networks. L’Unità 42, divisione di intelligence sulle minacce della società california...
I sistemi di Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) stanno rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia, offrendo capacità straordinarie nella creazione di contenuti testuali, imm...
Broadcom ha risolto una grave vulnerabilità di escalation dei privilegi in VMware Aria Operations e VMware Tools, che era stata sfruttata in attacchi a partire da ottobre 2024. Al problema è stato a...