Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Dobbiamo essere più cyber-resilienti. Ma non ve lo avevamo già detto?

Roberto Villani : 1 Maggio 2022 08:36

Autore: Roberto Villani
Data Pubblicazione: 29/04/2022

Chi ci segue da tempo, ricorderà un recente articolo in cui ci stupivamo della mancata tempesta cibernetica russa nelle fasi del conflitto in atto con l’Ucraina. Allo stesso tempo invitavamo a non sottovalutare questo momento di debolezza che la Russia stava vivendo e che ha visto il suo apice con il colpo sferrato alla nave “MOSKVA” al largo delle coste della Crimea.

L’unità di punta della flotta russa, è stata colpita attraverso una precisa cyber-strategia che ha confuso non poco le difese elettroniche russe. Cyber strategia che ha assestato un colpo notevole all’entourage di Putin ed anche a lui stesso, crediamo.


Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence".
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]




Supporta RHC attraverso:
L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
Ascoltando i nostri Podcast
Seguendo RHC su WhatsApp
Seguendo RHC su Telegram
Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.


Ma come è accaduto?

Da sempre sosteniamo che molti paesi dispongono di cyber eserciti preparati ed altamente specializzati, e le moderne guerre si svolgeranno tutte utilizzando cyber-tecnologia; chi dispone della migliore, chi detiene conoscenza tecnologica ed investe maggiormente avrà sempre un vantaggio rispetto agli altri.

Vi abbiamo già raccontato come questa cyber-capacità potrà essere sfruttata in diversi settori non necessariamente militari, ma anche civili, scatenando momenti di panico generale o interruzioni all’intero sistema sociale – pensate ai recenti blocchi dei pos.

Anche di questo vi avevamo parlato, e i nostri allert non sono certo stati scritti ieri, ma da diversi anni, non vogliamo passare per profeti, ma consentiteci un “ve lo avevamo detto!” perché avevamo intuito cosa poteva accadere in caso di conflitto tra i paesi più tecnologicamente avanzati.

La guerra odierna, o come scrivono molti, la prossima guerra fredda 2.0, sarà solo svolta con armi cyber, perché la distruzione degli esseri umani non serve a nessuno. E’ più redditizio rendere schiavi gli esseri umani e gestirli con la forza tecnologica, costringendoli ad usare il baratto perché le transazioni bancarie possono essere interrotte con un click, i conti correnti cancellati e soprattutto le fonti energetiche potranno essere attivate con un “ON” solo da chi possiede la tastiera ed il PC giusto.

Non stupitevi quindi che la Russia abbia avuto una forte opposizione alla sua militaresca avanzata verso i territori che reclama, perché la resistenza ucraina è determinata dalla tecnologia cyber che è stata messa nello spazio.

Una piccola ricerca in rete, potrà rivelarvi che molti dei satelliti e delle reti che eccentrici personaggi hanno mandato in orbita, forse sono serviti per aiutare gli ucraini a comunicare nonostante il blocco russo delle reti internet.

Non stupitevi se gli hacker russi non sono riusciti a bloccare queste comunicazioni “alternative”, e stanno faticando non poco a trovare la chiave giusta per bucare questa rete.

Non stupitevi se i cinesi sono in silenzio riguardo questa guerra, anche qui “ve lo avevamo detto”.

Pechino punta da sempre ad una guerra senza limiti, ibrida ed asimmetrica come ampiamente descritto da Qiao Liang e Wang Xiangsui nel loro magnifico saggio, dove nella prefazione del libro scritta dal nostro Generale Fabio Mini, già si può comprendere quali siano gli obiettivi di Pechino.

E non stupitevi neanche della corsa che stiamo facendo verso una messa in sicurezza della nostra rete, che purtroppo per essere sempre pessimi amanti del nostro paese, abbiamo permesso a molti nostri antagonisti di metterci le mani sopra, e quindi abbiamo forse rivelato molti segreti del nostro paese, rendendoci vulnerabili.

Oggi stiamo assistendo ad una rincorsa verso posizioni di sicurezza cibernetica che dovrebbero metterci al riparo da eventuali scorribande dei cyber-eserciti che si stanno affrontando alle porte d’Europa.

Il conflitto scatenato dalla Russia segna un nuovo inizio, un cambio di paradigma della guerra, che ci lancerà nel futuro prossimo fatto solo di cyber situazioni che dovremmo affrontare e se il caso anche sconfiggere. Il segretario alla sicurezza Franco Gabrielli ha recentemente portato alla luce le problematiche del paese sul fronte tecnologico, ed il governo si appresta a varare misure di contrasto agli attacchi cyber; purtroppo ogni giorno vediamo come le nostre istituzioni pubbliche e private, siano oggetto di bersagli e ricatti da parte delle cyber gang.

E’ urgente e necessario alzare questo muro di protezione e garantire un perimetro di sicurezza che metta al sicuro il nostro paese, perché ogni giorno le parole che sentiamo pronunciare dagli attori in guerra, non fanno sperare in un roseo futuro di pace e serenità.

Se anche per ora, la Russia sta perdendo lo scontro cyber con il suo antagonista di sempre, grazie all’aiuto di macchine spaziali a guida remota, di un moderno capitano Kirk che a bordo della sua astronave con targa USA, sta aiutando gli Ucraini proteggendoli dai cattivi Klingon aggressori, grazie a SpaceX, dobbiamo prepararci ad un futuro prossimo che ci obbligherà ad avere maggiore consapevolezza cyber.

Ma d’altronde, ve lo avevamo detto anche questo no?

Roberto Villani
Dilettante nel cyberspazio, perenne studente di scienze politiche, sperava di conoscere Stanley Kubrick per farsi aiutare a fotografare dove sorge il sole. Risk analysis, Intelligence e Diritto Penale sono la sua colazione da 30 anni.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Multa di 2,95 miliardi di euro per Google per abuso di posizione dominante
Di Redazione RHC - 07/09/2025

La Commissione Europea ha inflitto a Google una multa di 2,95 miliardi di euro, per abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità digitale. L’autorità di regolamentazione ha affermato ...

I Padri Fondatori della Community Hacker
Di Massimiliano Brolli - 06/09/2025

La cultura hacker è nata grazie all’informatico Richard Greenblatt e al matematico Bill Gosper del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Tutto è iniziato nel famoso Tech Model Railroad Club...

38 milioni di Numeri di telefono di Italiani in vendita nel Dark Web. E’ che Smishing Sia!
Di Redazione RHC - 06/09/2025

Sette italiani su dieci hanno il proprio numero di telefono incluso in questa banca dati. Ma cosa significa attualmente disporre di un tale quantitativo di numeri telefonici concentrati all’interno ...

Se Flash è morto, ecco a voi l’SVG Assassino! Il phishing 2.0 è in alta definizione
Di Redazione RHC - 05/09/2025

I criminali informatici hanno lanciato una nuova ondata di attacchi che utilizzano file SVG per distribuire pagine di phishing. Gli esperti di VirusTotal hanno segnalato che gli aggressori si spaccian...

Supercomputer: l’Italia al sesto e decimo posto nella classifica TOP500 del 2025
Di Redazione RHC - 05/09/2025

Il mondo dei supercomputer è entrato nell’era dell’exascale computing. La classifica TOP500 di giugno per il 2025 ha registrato tre sistemi americani ai vertici, un debutto clamoroso dall’Europ...