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Gli aggressori utilizzano Velociraptor per gli attacchi informatici. Rapid7 è al corrente

Gli aggressori utilizzano Velociraptor per gli attacchi informatici. Rapid7 è al corrente

Redazione RHC : 5 Settembre 2025 12:27

Gli specialisti della sicurezza di Sophos hanno attirato l’attenzione su un attacco informatico in cui aggressori sconosciuti hanno utilizzato lo strumento forense open source Velociraptor per monitorare gli endpoint .

“In questo incidente, gli aggressori hanno utilizzato uno strumento per scaricare ed eseguire Visual Studio Code con il probabile intento di creare un tunnel verso un server di comando e controllo”, hanno affermato gli esperti della Sophos Counter Threat Unit.

Il rapporto sottolinea che gli aggressori spesso impiegano tattiche di tipo “living-off-the-land” (LotL) e utilizzano legittimi strumenti di monitoraggio e controllo remoto negli attacchi, ma l’uso di Velociraptor segnala un’evoluzione di tali tattiche, in cui il software di risposta agli incidenti viene utilizzato per scopi dannosi.


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L’analisi dell’incidente ha mostrato che gli aggressori hanno utilizzato l’utility msiexec di Windows per scaricare un programma di installazione MSI dal dominio Cloudflare Workers, che funge anche da area di staging per altre soluzioni utilizzate dagli hacker, tra cui lo strumento di tunneling Cloudflare e l’utility di amministrazione remota Radmin.

Il file MSI è stato progettato per distribuire Velociraptor, che avrebbe poi comunicato con un altro dominio Cloudflare Workers. L’accesso è stato quindi utilizzato per scaricare Visual Studio Code dallo stesso server di staging utilizzando un comando PowerShell codificato ed eseguirlo con l’opzione di tunneling abilitata per consentire sia l’accesso remoto che l’esecuzione di codice remoto.

Inoltre, è stato osservato che gli aggressori riutilizzavano l’utilità msiexec di Windows per scaricare payload aggiuntivi. “Le organizzazioni dovrebbero monitorare e indagare sull’uso non autorizzato di Velociraptor e considerare l’impiego di tali tattiche come un precursore della distribuzione di ransomware”, avverte Sophos.

In seguito alla pubblicazione di questo rapporto da parte di Sophos, la società di sicurezza Rapid7, che sviluppa Velociraptor, ha pubblicato un white paper che spiega nel dettaglio come le organizzazioni possono rilevare l’abuso di Velociraptor nei loro ambienti.

“Rapid7 è a conoscenza di segnalazioni di abusi dello strumento open source di risposta agli incidenti Velociraptor. Velociraptor è ampiamente utilizzato dai difensori per scopi legittimi di analisi forense digitale e risposta agli incidenti. Ma come molti altri strumenti di sicurezza e amministrazione, può essere utilizzato per scopi dannosi se finisce nelle mani sbagliate”, commentano gli sviluppatori.

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