Gli hacker cinesi rubano proprietà intellettuale dal più grande produttore di Chip Europeo
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Gli hacker cinesi rubano proprietà intellettuale dal più grande produttore di Chip Europeo

Gli hacker cinesi rubano proprietà intellettuale dal più grande produttore di Chip Europeo

Redazione RHC : 28 Novembre 2023 07:29

Gli hacker cinesi hanno rubato i progetti di chip della principale azienda olandese di semiconduttori NXP, rimanendo nascosti per più di due anni. Lo riferisce l’Nrc .

Il gruppo di hacker legato alla Cina si è infiltrato nella rete di NXP alla fine del 2017 e vi ha avuto accesso fino all’inizio del 2020. La violazione non è stata rilevata per circa due anni e mezzo, durante i quali gli hacker si sono nascosti all’interno della rete dell’azienda e hanno rubato la proprietà intellettuale, compresi i progetti di chip. L’entità totale del danno non è stata ancora resa nota.

Secondo quanto riferito, la violazione della sicurezza è stata scoperta per caso. Nel settembre 2019 un attacco simile è avvenuto contro la compagnia aerea olandese Transavia, una filiale di KLM. In seguito all’incidente informatico gli hacker hanno avuto accesso ai sistemi di prenotazione di Transavia. Un’indagine sull’hacking di Transavia ha scoperto collegamenti con NXP, portando alla scoperta di un hack nelle reti del colosso dei semiconduttori. L’attacco presenta tutte le TTP in uso dal gruppo chiamato Chimera, compreso l’utilizzo del suo strumento di hacking ChimeRAR.


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Gli hacker hanno utilizzato le credenziali di precedenti violazioni dei dati su piattaforme come LinkedIn e Facebook e hanno utilizzato metodi di forza bruta per decifrare le password. Hanno anche aggirato l’autenticazione a due fattori cambiando i numeri di telefono. I dati sono stati estratti utilizzando file crittografati caricati su servizi di archiviazione cloud come OneDrive, Dropbox e Google Drive di Microsoft.

NXP, è il più grande produttore di chip in Europa, è noto per lo sviluppo di chip Mifare e per il trasporto pubblico nei Paesi Bassi, nonché di elementi sicuri per iPhone, in particolare Apple Pay.

Nonostante la conferma del furto di proprietà intellettuale, NXP afferma che l’intrusione non ha provocato danni significativi. L’azienda afferma che i dati rubati sono così complessi che non possono essere facilmente utilizzati per riprodurre progetti. A questo proposito, NXP non ha ritenuto necessario informare il pubblico.

Dopo l’hacking, l’azienda ha rafforzato le misure di sicurezza della rete, migliorato i sistemi di monitoraggio e rafforzato i controlli sulla disponibilità e sulla trasmissione dei dati all’interno dell’azienda. Queste misure mirano a prevenire incidenti simili in futuro e a proteggere il prezioso patrimonio intellettuale dell’azienda.

Non si sa cosa sia stato rubato esattamente o quante altre aziende di semiconduttori potrebbero essere state hackerate e non denunciate al pubblico.

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