Redazione RHC : 15 Agosto 2025 13:39
Gli sviluppatori di Google hanno corretto un bug che consentiva agli inviti dannosi di Google Calendar di prendere il controllo remoto degli agenti Gemini in esecuzione sul dispositivo della vittima e di rubare i dati dell’utente. Gemini è il Large Language Model (LLM) di Google integrato nelle app Android.
I ricercatori di SafeBreach hanno scoperto che inviando alla vittima un invito con un prompt di Google Calendar incorporato (che poteva essere nascosto, ad esempio, nel titolo dell’evento), gli aggressori erano in grado di estrarre il contenuto dell’email e le informazioni del calendario, tracciare la posizione dell’utente, controllare i dispositivi della smart home tramite Google Home, aprire app Android e avviare videochiamate Zoom.
Nel loro rapporto, gli esperti sottolineano che un attacco di questo tipo non richiedeva l’accesso a un modello white-box e non veniva bloccato dai filtri rapidi e da altri meccanismi di difesa Gemini.
![]() CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHCSei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
L’attacco inizia inviando alla vittima un invito a un evento tramite Google Calendar, il cui titolo contiene un messaggio dannoso. Una volta che la vittima interagisce con Gemini, ad esempio chiedendo “Quali eventi sono programmati sul mio calendario oggi?”, l’IA scaricava un elenco di eventi da Calendar, incluso quello dannoso.
Di conseguenza, il prompt dannoso è diventato parte della finestra di contesto di Gemini e l’assistente lo ha percepito come parte della conversazione, senza rendersi conto che l’istruzione era ostile all’utente.
A seconda del prompt utilizzato, gli aggressori potrebbero avviare vari strumenti o agenti per eliminare o modificare gli eventi del Calendario, aprire URL per determinare l’indirizzo IP della vittima, partecipare alle chiamate Zoom, utilizzare Google Home per controllare i dispositivi e accedere alle e-mail ed estrarre dati.
I ricercatori hanno osservato che un aggressore potrebbe inviare sei inviti, includendo il prompt dannoso solo nell’ultimo, per garantire che l’attacco funzioni mantenendo comunque un certo livello di furtività.
Il problema è che Calendar Events mostra solo gli ultimi cinque eventi, mentre gli altri sono nascosti sotto il pulsante “Mostra altro“. Tuttavia, quando richiesto, Gemini li analizza tutti, incluso quello dannoso. Allo stesso tempo, l’utente non vedrà il nome dannoso a meno che non espanda manualmente l’elenco degli eventi.
Google ha risposto al rapporto SafeBreach affermando che l’azienda sta continuamente implementando nuove difese per Gemini per contrastare un’ampia gamma di attacchi, e che molte delle misure sono pianificate per un’implementazione imminente o sono già in fase di implementazione.
Un nuovo post sul dark web offre l’accesso completo a migliaia di server e database MySQL appartenenti a provider italiani di hosting condiviso. Nelle ultime ore è apparso su un forum underground u...
Un grave incidente di sicurezza è stato segnalato da F5, principale fornitore di soluzioni per la sicurezza e la distribuzione delle applicazioni. Era stato ottenuto l’accesso a lungo termine ai si...
Un nuovo e insolito metodo di jailbreaking, ovvero l’arte di aggirare i limiti imposti alle intelligenze artificiali, è arrivato in redazione. A idearlo è stato Alin Grigoras, ricercatore di sicur...
Nel suo ultimo aggiornamento, il colosso della tecnologia ha risolto 175 vulnerabilità che interessano i suoi prodotti principali e i sistemi sottostanti, tra cui due vulnerabilità zero-day attivame...
Nonostante Internet Explorer sia ufficialmente fuori supporto dal giugno 2022, Microsoft ha recentemente dovuto affrontare una minaccia che sfrutta la modalità Internet Explorer (IE Mode) in Edge, pr...