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Google pagherà fino al 25% in meno i lavoratori in smart working fuori città.

Redazione RHC : 13 Agosto 2021 21:09

Lavorare da casa può voler dire un taglio di stipendio che può arrivare fino ad un quarto del totale. Questo potrebbe essere il destino dei dipendenti di Google che decideranno di non tornare in ufficio nella ripresa post pandemia e di mantenere la propria casa come luogo di lavoro.

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L’azienda di Mountain View, 135mila dipendenti, ha sviluppato una piattaforma per calcolare la remunerazione del lavoro a distanza. Lo strumento si chiama “Work location tool” e basa la remunerazione sul costo della vita nei luoghi e sul mercato del lavoro locale.

Si tratta di una iniziativa che altre aziende della Silicon Valley hanno già messo in pratica: Facebook e Twitter pagano salari più bassi ai propri dipendenti che hanno deciso di lavorare da zone dove il costo della vita è più basso.

Nel frattempo, però, le preoccupazioni legate alla diffusione della variante Delta hanno rimandato il ritorno al lavoro in ufficio: dopo Google, Amazon e Twitter, anche Facebook ha riferito a gennaio 2022 la riapertura dei propri spazi lavorativi.

L’agenzia Reuters ha visto in anteprima alcuni risultati del calcolatore Google. I tagli salariali colpiscono i pendolari che vivono lontano dai grandi centri abitati. Un esempio: un dipendente che vive a Stamford, Connecticut, a circa un’ora di treno da New York , verrebbe pagato con il 15% in meno se decidesse di lavorare da casa, mentre un suo collega residente nella Grande Mela non subirebbe tagli in paga.

Ma in altri casi la busta paga potrebbe comunque essere ridotta di un quarto (-25%) se si lascia una città come san Francisco per trasferirsi in un’altra zona quasi altrettanto costosa dello stesso stato.

Ha spiegato un portavoce di Google a giugno senza specificare nulla sull’impatto per il libro paga:

“Con il nuovo luogo di lavoro ibrido, più dipendenti stanno valutando dove vivere e come lavorare. Per fornire alle persone le informazioni di cui hanno bisogno per esplorare le loro opzioni, abbiamo creato uno strumento che consentirà a tutti i dipendenti di richiedere di trasferirsi in un nuovo posto per lavorare da remoto”

La società (182 miliardi di dollari di fatturato, utile di 40,2 miliardi nel 2020), commentando le indiscrezioni sugli effetti del suo calcolatore sugli stipendi di chi lavora da remoto, ha poi sottolineato:

“I nostri pacchetti retributivi sono sempre stati determinati dalla posizione e paghiamo sempre nella fascia alta del mercato locale in base a dove lavora un dipendente”.

Google prevede che nel modello di lavoro post-pandemia, il 60% dei suoi dipendenti si incontrerà negli uffici solo pochi giorni alla settimana, il 20% sarà in nuovi spazi e il restante 20% dovrebbe lavorare da casa.

Nel primo trimestre del 2021, secondo i dati diffusi da Alphabet (holding che controlla la società di Mountain View), l’utilizzo del lavoro a distanza ha consentito a Google di risparmiare 268 milioni di dollari. Oltre 1 miliardo di dollari su base annua grazie a meno viaggi, viaggi dei dipendenti e attività per fiere ed eventi.

Redazione
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