
Gli hacker filorussi del gruppo DXPLOIT hanno rivendicato un attacco DDoS ai danni del sito Research Italy, portale ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca italiano (https://researchitaly.mur.gov.it/). L’azione è stata annunciata tramite il loro canale di comunicazione, dove hanno pubblicato anche prove dell’attacco attraverso un check host, dimostrando che il sito risulta irraggiungibile.
Secondo quanto riportato da DXPLOIT, il sito governativo italiano è stato messo offline tramite un attacco Distributed Denial of Service (DDoS), una tecnica che sovraccarica i server con un’enorme quantità di richieste fino a renderli inutilizzabili. Nel messaggio pubblicato dal gruppo, sono state fornite evidenze con un check-host che conferma l’indisponibilità del sito. Inoltre, hanno condiviso un IP address (130.186.10.36) legato all’attacco.
Screenshot condivisi dagli hacker mostrano che il sito restituisce un errore 502 Bad Gateway, segnale tipico di un server sovraccarico o di una configurazione errata causata da un’elevata quantità di traffico malevolo.
Questo articolo è stato redatto attraverso l’utilizzo della piattaforma di Recorded Future, partner strategico di Red Hot Cyber e Leader Mondiale nell’intelligence sulle minacce informatiche, che fornisce analisi avanzate per identificare e contrastare le attività malevole nel cyberspazio.

Gli attacchi DDoS sono uno dei metodi più utilizzati dagli hacktivisti per colpire siti web istituzionali e governativi, soprattutto in periodi di tensione geopolitica. Negli ultimi anni, diversi gruppi filorussi hanno preso di mira paesi europei e NATO con campagne di attacco coordinate.
DXPLOIT non è il primo gruppo a colpire obiettivi italiani. Prima del loro attacco, altri hacker come NoName057(16) hanno ripetutamente preso di mira infrastrutture digitali dell’Italia, tra cui ministeri, aeroporti e aziende critiche.
Questi attacchi rientrano in una più ampia strategia di cyberwarfare, dove gruppi di hacktivisti e cybercriminali cercano di destabilizzare governi, aziende e istituzioni attraverso il sabotaggio digitale.
Negli ultimi mesi, l’Italia è stata al centro di numerosi attacchi informatici provenienti da gruppi legati alla Russia, con obiettivi che spaziano dalla pubblica amministrazione alle infrastrutture critiche. Le istituzioni stanno lavorando per rafforzare le difese, ma la minaccia resta elevata, con la possibilità di nuovi attacchi in futuro.
L’attacco di DXPLOIT è solo l’ultimo di una lunga serie. Resta da vedere come le autorità italiane risponderanno e se verranno adottate misure di contrasto più efficaci per proteggere i sistemi informatici nazionali.
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