Redazione RHC : 29 Giugno 2021 12:50
Come riportato questa mattina, una seconda massiccia violazione di LinkedIn espone i dati di 700 milioni di utenti, ovvero oltre il 92% del totale di 756 milioni di utenti.
Il database, che risulta essere in vendita, contiene record che includono numeri di telefono, indirizzi fisici ed altre informazioni, i quali sono tutti dati reali e molto aggiornati.
Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AIVuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro. Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
L’hacker, che ha ottenuto i dati, ha pubblicato un campione di 1 milione di record e i controlli confermano che i dati sono sia autentici che aggiornati.
RestorePrivacy segnala che l’hacker sembra aver abusato dell’API ufficiale di LinkedIn per scaricare i dati, lo stesso metodo utilizzato in una violazione simile ad aprile e che ha esaminato il campione rilevando che conteneva le seguenti informazioni:
Sulla base delle analisi svolte da RestorePrivacy, dal controllo incrociato dei dati del campione con altre informazioni disponibili pubblicamente, sembra che tutti i dati siano autentici e legati a utenti reali. Inoltre, i dati sembrano essere aggiornati al 2020 al 2021.
RestorePrivacy ha contattato direttamente l’utente che sta pubblicando i dati in vendita sul forum di hacking. L’utente afferma che i dati sono stati ottenuti sfruttando l’API di LinkedIn per raccogliere informazioni che le persone caricano sul sito.
Nessuna password è inclusa, ma come osserva il sito, si tratta comunque di dati preziosi che possono essere utilizzati per furti di identità e tentativi di phishing dall’aspetto convincente che possono essere utilizzati per ottenere credenziali di accesso a LinkedIn o ad altri siti.
Con la precedente violazione, LinkedIn ha confermato che i 500 milioni di record includevano dati ottenuti dai suoi server, ma ha affermato che è stata utilizzata più di una fonte.
Fonte
Avevamo già parlato della proposta di regolamento “ChatControl” quasi due anni fa, ma vista la roadmap che è in atto ci troviamo nell’imbarazzo di doverne parlare nuovamente. Sembra però un d...
ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...
La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...
A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente, in modo massivo e massiccio, quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...
Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...