
Chiara Nardini : 13 Settembre 2023 16:44
Come abbiamo riportato recentemente, i siti di Roma Capitale gestiti da Zetema Progetto Cultura sono stati oggetto di un attacco informatico che li ha resi completamente inaccessibili.
Ancora ad oggi i siti gestiti dall’azienda non risultano raggiungibili, ma in alcune Home Page è presente un messaggio di cortesia che riporta “il sito è momentaneamente offline per problemi tecnici”.

A quanto pare, le evoluzioni di questo attacco informatico fanno presagire al peggio. Si è trattato di un attacco di tipo ransomware che ha cifrato le infrastrutture IT dell’azienda, rendendo di fatto inutilizzabili i sistemi che ospitavano le infrastrutture del Comune di Roma.
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Al momento mentre scriviamo non è nota la cybergang che ha effettuato l’attacco e analizzando le underground al momento non si trovano informazioni a riguardo, anche se probabilmente non mancherà molto dalla pubblicazione.
Dalle notizie che circolano in rete, sembrerebbe che gli hacker criminali abbiano richiesto un riscatto per fornire la chiave di decifratura che permetta di ripristinare il danno creato. La richiesta ammonta a ben 1.000.000 di euro da versare dall’azienda in Bitcoin sui wallet dei criminali informatici.

I siti colpiti dall’attacco informatico risultano i seguenti:
Sembrerebbe anche che la gestione della crisi informatica abbia avuto delle lacune, in quanto – da come riporta il quotidiano La Repubblica – la Polizia Postale sembra sia stata ingaggiata 24 ore dopo l’inizio dell’attacco informatico.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda che saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Chiara Nardini
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