
Alla fine di aprile 2022, i ricercatori di sicurezza di Fortinet e Malwarebytes hanno scoperto un documento Excel dannoso inviato dal gruppo di hacker OilRig (noto anche come APT34, Helix Kitten e Cobalt Gypsy) a un diplomatico giordano per iniettare una nuova backdoor chiamata Saitama.
L’e-mail di phishing è arrivata da un hacker che simulava un dipendente del dipartimento IT del ministero degli Affari esteri. L’attacco è stato scoperto dopo che il destinatario ha inoltrato l’e-mail a un vero dipendente IT per verificare l’autenticità dell’e-mail.
“Come molti di questi attacchi, l’e-mail conteneva un allegato dannoso”, ha affermato il ricercatore Fortinet Fred Gutierrez . “Tuttavia, la minaccia collegata non era un normale malware. Al contrario, aveva le capacità e i metodi comunemente associati agli attacchi mirati (APT).”
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Secondo Fortinet, la macro utilizza WMI (Windows management instrumentation) per interrogare il suo server di comando e controllo (C&C) ed è in grado di produrre tre file: un file PE dannoso, un file di configurazione e un file DLL legittimo.
Scritta in .NET, la backdoor di Saitama utilizza il protocollo DNS per comunicare con C&C ed esfiltrare i dati, che è il metodo di comunicazione più nascosto. Vengono utilizzati anche metodi per mascherare i pacchetti dannosi nel traffico legittimo.
Malwarebytes ha anche pubblicato un report separato, rilevando che l’intero flusso del programma è esplicitamente definito come una macchina a stati. In parole semplici, la macchina cambierà il suo stato a seconda del comando inviato a ciascuno stato.
Gli stati includono:
I ricercatori di Malwarebytes ritengono che la backdoor prenda di mira una vittima specifica e che l’attaccante abbia una certa conoscenza dell’infrastruttura interna dei sistemi del bersaglio.
APT35. Un gruppo ransomware iraniano è stato collegato a una serie di attacchi ransomware contro organizzazioni in Israele, Stati Uniti, Europa e Australia.
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeAnalisi e correlazioni costruite anche grazie alla piattaforma Recorded Future (Insikt Group), che in questi casi è utile per mettere ordine nel caos tra segnali, rumor e priorità operative. C’è una tradizione natalizia che nessuno…
HackingQuesto articolo analizza una recente e sofisticata campagna di phishing che sfrutta la tecnica Browser-in-the-Browser (BitB) per rubare credenziali, in particolare quelle di servizi come Microsoft 365. L’attacco BitB si distingue per la sua capacità…
VulnerabilitàQuando si parla di sicurezza informatica, è facile cadere nella trappola di pensare che i problemi siano sempre lontani, che riguardino solo gli altri. Ma la realtà è che la vulnerabilità è sempre dietro l’angolo,…
VulnerabilitàÈ stata scoperta, come riportato in precedenza, una grave vulnerabilità in MongoDB che consente a un aggressore remoto, senza alcuna autenticazione, di accedere alla memoria non inizializzata del server. Al problema è stato assegnato l’identificatore…
CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…