
Redazione RHC : 14 Maggio 2021 10:00
Le esercitazioni che coinvolgono sciami di droni militari, sollevano interrogativi sul fatto che le macchine possano superare le prestazioni di un operatore umano in scenari complessi.
Lo scorso agosto, dozzine di droni militari e robot, simili a carri armati volarono nei cieli e sulle strade 40 miglia a sud di Seattle.
La loro missione era trovare terroristi sospettati di nascondersi tra diversi edifici.
Sono stati coinvolti così tanti robot nell’operazione che nessun operatore umano poteva tenerli d’occhio tutti.
Così hanno ricevuto istruzioni per trovare – ed eliminare – i combattenti nemici quando necessario.
La missione era solo un’esercitazione, organizzata dalla Defense Advanced Research Projects Agency (il DARPA, l’ente governativo che fece creare internet), di fatto una divisione di ricerca del Pentagono.
L’esercitazione è stata una delle tante condotte la scorsa estate per testare come l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare ad espandere l’uso dei droni e dell’automazione nei sistemi militari, anche in scenari complessi dove gli esseri umani possano prendere ogni decisione critica.
Le dimostrazioni riflettono anche un sottile cambiamento nel pensiero del Pentagono sulle armi autonome, poiché diventa più chiaro che le macchine possono sovra performare gli umani nell’analisi di situazioni complesse o nel funzionamento ad alta velocità.
Ma molti dubbi sembrano perturbare la scena, anche se i generali suggeriscono l’interesse nel dare più spazi ai sistemi d’arma autonomi.
In una conferenza sull’intelligenza artificiale nell’Air Force la scorsa settimana, Michael Kanaan, direttore delle operazioni dell’Air Force Artificial Intelligence Accelerator al MIT, voce di spicco sull’intelligenza artificiale all’interno delle forze armate statunitensi, ha affermato che il pensiero si sta evolvendo.
Dice che l’intelligenza artificiale dovrebbe identificare e distinguere potenziali bersagli, mentre gli esseri umani dovrebbero prendere decisioni di alto livello. “Penso che sia lì che stiamo andando”, dice Kanaan.
https://www.wired.com/story/pentagon-inches-toward-letting-ai-control-weapons/
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.
Redazione
Il MITRE ha reso pubblica la classifica delle 25 più pericolose debolezze software previste per il 2025, secondo i dati raccolti attraverso le vulnerabilità del national Vulnerability Database. Tali...

Un recente resoconto del gruppo Google Threat Intelligence (GTIG) illustra gli esiti disordinati della diffusione di informazioni, mettendo in luce come gli avversari più esperti abbiano già preso p...

All’interno del noto Dark Forum, l’utente identificato come “espansive” ha messo in vendita quello che descrive come l’accesso al pannello di amministrazione dell’Agenzia delle Entrate. Tu...

In seguito alla scoperta di due vulnerabilità zero-day estremamente critiche nel motore del browser WebKit, Apple ha pubblicato urgentemente degli aggiornamenti di sicurezza per gli utenti di iPhone ...

La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...