Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Il Pentagono ha paura delle IA russe.

Redazione RHC : 17 Luglio 2021 07:00

Le guerra “autonoma” sta per arrivare.

E con lei anche un arsenale di macchine intelligenti capaci di poter decidere se e come attaccare.

CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.

Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Ne parlammo di recente in un nostro articolo dal titolo “Un drone militare guidato da una intelligenza artificiale, può uccidere?“, ma sembra che le cose stiano andando avanti, anche in questo caso in modo “autonomo”.

Infatti, il possibile utilizzo da parte di Russia e Cina di droni e sistemi d’arma basati sull’intelligenza artificiale preoccupa molto il Pentagono. Questo è stato scritto dall’editorialista Chris Osborne di recente in un suo articolo per il The National Interest.

L’autore fa riferimento alla dichiarazione del tenente generale Michael Groen, secondo il quale, se la Russia creerà una “IA militare”, gli Stati Uniti e i suoi alleati non potranno dare una risposta equivalente.

Ha spiegato questo con il fatto che le armi controllate dall’intelligenza artificiale non saranno guidate da considerazioni etiche o umanitarie prima di lanciare un attacco, mentre negli Stati Uniti, che non hanno un tale sistema, le persone prenderanno la decisione di attaccare evitando di far fare questo alle macchine.

A tal proposito, il tenente generale ritiene necessario creare e utilizzare armi altamente efficaci con il supporto dell’IA nel rispetto degli standard etici esistenti.

Attualmente, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta valutando la possibilità di creare sistemi di intelligenza artificiale in grado di utilizzare armi non letali o di tipo difensivo contro missili, mortai e droni antinave in avvicinamento.

Questo, secondo i militari, aiuterà a introdurre principi etici nell’uso delle armi basate sull’intelligenza artificiale.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Il 23 Giugno esce “Byte the silence”! Il IV episodio sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber e sarà gratuito

Roma 16/06/2025 – Red Hot Cyber annuncia con orgoglio l’uscita del quarto episodio del fumetto BETTI-RHC, dal titolo “Byte the Silence”, un’opera che ha un obiettivo...

Supercomputer, l’Europa accorcia il divario con gli Stati Uniti. Cosaaa?

Festeggiamo l’hardware mentre il mondo costruisce cervelli. L’AI non si misura a FLOPS. Recentemente ho letto un articolo su Il Sole 24 Ore dal titolo: “Supercomputer, l’Eu...

La tua VPN è un Trojan! Ecco le 17 app gratuite Made in Cina che ti spiano mentre Google ed Apple ingrassano

“Se non paghi per il servizio, il prodotto sei tu. Vale per i social network, ma anche per le VPN gratuite: i tuoi dati, la tua privacy, sono spesso il vero prezzo da pagare. I ricercatori del ...

Smartwatch, AI e nuovi tool: Kali Linux 2025.2 è il futuro del pentesting

Kali Linux 2025.2 segna un nuovo passo avanti nel mondo del penetration testing, offrendo aggiornamenti che rafforzano ulteriormente la sua reputazione come strumento fondamentale per la sicurezza inf...

Dentro la mente di LockBit: profilazione criminologica di un gruppo ransomware “aziendale”

Nel mondo del cybercrime moderno, dove le frontiere tra criminalità e imprenditoria si fanno sempre più sfumate, il gruppo ransomware LockBit rappresenta un caso di studio affascinante. Atti...