Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

DoValue aveva già confermato la violazione informatica con un comunicato stampa

Ada Spinelli : 3 Luglio 2025 14:21

Come già anticipato da Red Hot Cyber, un imponente data breach di 16TB di dati ha colpito doValue S.p.A., una delle principali società italiane ed europee specializzate nei servizi di gestione e recupero crediti. In un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, l’azienda ha confermato di essere stata vittima di un attacco informatico e ha avviato indagini interne con il supporto delle autorità competenti e di esperti in cybersecurity.

È importante sottolineare che doValue ha risposto in modo etico e trasparente già il 5 maggio scorso, pubblicando un comunicato ufficiale sull’accaduto prima ancora che i dati venissero resi pubblici nei forum underground. Questo tempismo dimostra una volontà chiara di affrontare l’incidente in modo responsabile, informando tempestivamente stakeholder e autorità. La lunga finestra temporale tra l’attacco e la pubblicazione dei dati da parte dei criminali lascia ipotizzare che sia stata tentata un’attività estorsiva nei confronti dell’azienda, che tuttavia non avrebbe ceduto al ricatto, coerentemente con una linea di condotta ferma e conforme ai principi di legalità e integrità.

Nonostante la complessità e la delicatezza dell’attacco, l’azienda ha immediatamente preso posizione pubblicamente, confermando l’accaduto e avviando una comunicazione trasparente con tutti gli stakeholder. Questa prontezza nella risposta, soprattutto a seguito della messa in vendita dei dati da parte dei cyber criminali, dimostra un atteggiamento responsabile e conforme alle best practice di gestione degli incidenti informatici.


Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato

Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


“Il 5 maggio 2025, a seguito di approfondite analisi tecniche, è stato accertato che un incidente di sicurezza ha comportato una violazione di dati personali ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679. In particolare, nonostante le misure di sicurezza organizzative e tecniche da noi implementate, le evidenze raccolte indicano che soggetti non autorizzati hanno ottenuto un accesso illecito ad alcuni sistemi informatici della nostra organizzazione e hanno esfiltrato dati presenti nei sistemi da noi usati per lo svolgimento delle attività di gestione e recupero crediti e d’informazioni commerciali. Tale accesso, in ogni caso, è a oggi cessato.”

Il leak: oltre 16 TB di dati e directory interne

Nel frattempo, su molti forum del dark web, sono stati pubblicati degli annunci di messa in vendita di oltre 16 terabyte di dati esfiltrati dalla rete di doValue e delle sue controllate, tra cui ItalFondiario, Altamira, doBank, doData, doNext, doValue Greece e doValue Spain.

Nel post vengono condivisi i treeview (ovvero l’alberatura in formato tetuale dei dati esfiltrati) , a conferma che i file proverrebbero da ambienti Active Directory aziendali. Vista la quantità ingente dei dati trafugati, l’attacco rappresenta un colpo pesante per l’intero comparto finanziario e della gestione del credito, evidenziando ancora una volta la vulnerabilità dei grandi ecosistemi IT altamente interconnessi.

L’azienda ha dichiarato di aver notificato il data breach al Garante per la Protezione dei Dati Personali e di essere impegnata a comunicare eventuali impatti diretti alle persone coinvolte, come previsto dalla normativa GDPR.

Dall’evento di cui sopra, come anticipato, è derivata una perdita di confidenzialità dei dati esfiltrati, che potrebbero essere usati da soggetti non autorizzati per finalità difformi da quelle per cui tali dati sono stati originariamente raccolti. In particolare, è possibile che terzi non autorizzati tentino di adoperare tali dati per compiere azioni di c.d. ‘ingegneria sociale’ e realizzare frodi. In ogni caso, a oggi non abbiamo evidenza di fenomeni di diffusione e/o pubblicazione dei dati esfiltrati. In questa sede, pertanto, richiamiamo la Sua attenzione sulla necessità di prestare la massima cautela con riguardo a eventuali comunicazioni che dovesse ricevere e con le quali Le dovesse venire richiesto di effettuare transazioni finanziarie e/o fornire informazioni personali, in quanto potrebbero derivare da un tentativo di frode. Pertanto, in caso di ricezione di tale tipo di comunicazioni e qualora l’interlocutore faccia riferimento a pratiche di gestione del credito gestite da doValue, Le raccomandiamo di accertare sempre l’effettiva autenticità e la provenienza delle stesse e la coerenza degli estremi di pagamento forniti (per esempio verificando l’attendibilità del mittente e contattando gli uffici di doValue ai recapiti ufficiali presenti nel nostro sito Internet e/o nelle comunicazioni scritte da noi ricevute nel contesto delle attività di recupero crediti, nonché, in caso di procedure giudiziali, anche prendendo contatti con il legale incaricato).

Conclusione

Il caso doValue si inserisce in una crescente ondata di attacchi mirati al settore finanziario europeo, e conferma l’evoluzione aggressiva delle tattiche impiegate dai cyber criminali. Red Hot Cyber continuerà a monitorare la situazione per fornire aggiornamenti in tempo reale e approfondimenti esclusivi.

Ada Spinelli
Ada Spinelli, Cyber Threat Intelligence Analyst presso Maticmind. Laureanda in Ingegneria Informatica alla Federico II, membro del Dark Lab di Red Hot Cyber, appassionata di APT tracking, malware analysis e cybercrime underground.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Da AI white ad AI black il passo è breve. Nuovi strumenti per Script Kiddies bussano alle porte

I ricercatori di Okta  hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...

Linux Pwned! Privilege Escalation su SUDO in 5 secondi. HackerHood testa l’exploit CVE-2025-32463

Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...

Hackers nordcoreani a libro paga. Come le aziende hanno pagato stipendi a specialisti IT nordcoreani

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...