Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Ivanti Connect Secure: l’Exploit Per l’RCE è Online! 12.335 istanze sono a rischio

Ivanti Connect Secure: l’Exploit Per l’RCE è Online! 12.335 istanze sono a rischio

Luca Stivali : 14 Gennaio 2025 07:35

Qualche giorno fa abbiamo parlato di due CVE (CVE-2025-0282 classe 9 Critical e CVE-2025-0283 classe 7 High) per Remote Code Execution e Privilege Excalation sulle piattaforme Ivanti Connect Secure, Policy Secure e Neuros for ZTA.

A distanza di pochissime ore dalla scoperta della vulnerabilità appare su GitHub un repository con un exploit per la CVE-2025-0282 che permette l’upload di software malevolo (per esempio una web shell) e l’esecuzione di comandi con privilegi elevati sul sistema target.

Il repository GitHub contiene uno script python per l’exploit e uno script PHP per ottenere la shell.




Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. 
Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
 Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. 
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Ad oggi, secondo censys.com, risultano 12.335 istanze Ivanti Connect Secure che eseguono una versione precedente alla 22-7R2.5 (vulnerabile) circa il 37% del totale dei sistemi esposti.

Ivanti aveva rilasciato un avviso di sicurezza l’8 gennaio 2025 e lo ha aggiornato il 13 Gennaio alle ore 13.00, indicando di aver messo a disposizione una patch per risolvere la vulnerabilità. Aggiornate subito i vostri sistemi!

Analizzando il database di censys.com abbiamo filtrato i sistemi geolocalizzati in Italia e fatto qualche verifica: 519 risultano i sistemi esposti e vulnerabili.

Dall’analisi degli ASN (l’Autonomous System Numbers, che è il numero univoco che identifica l’assegnatario di una subnet pubblica da parte dell’ARIN, American Registry for Internet Numbers) abbiamo rilevato che questi sistemi sono riconducibili a grandi organizzazioni come banche, assicurazioni, industrie ecc.

Dall’analisi degli URL con cui sono pubblicati questi sistemi vulnerabili è facilmente deducibile che questi sistemi sono: portali di accesso VPN, portali di accesso ad EXTRANET aziendali e governative.

Ivanti Connect Secure è un sistema di SSL VPN per garantire l’accesso sicuro alle reti, utilizzato da moltissime aziende ed enti governativi; è facile dunque dedurre il perché i thread actors sono molto attenti alle CVE su prodotti di sicurezza ed estremamente solerti nello sviluppare Exploit che possono garantire un primo accesso alle reti.

Per i penetration tester: Tutti gli exploit devono essere sempre testati, in quanto circolano da tempo dei malware mascherati da exploit che tentano di prendere il controllo delle macchine dei tester stessi mascherandosi da codice per un determinato scopo.

Riferimenti:

Luca Stivali
Cyber Security Enthusiast e imprenditore nel settore IT da 25 anni, esperto nella progettazione di reti e gestione di sistemi IT complessi. Passione per un approccio proattivo alla sicurezza informatica: capire come e da cosa proteggersi è fondamentale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Arriva Google CodeMender! Quando l’AI, trova il bug nel codice e lo ripara da sola
Di Redazione RHC - 07/10/2025

Sarebbe fantastico avere un agente AI capace di analizzare automaticamente il codice dei nostri progetti, individuare i bug di sicurezza, generare la correzione e pubblicarla subito in produzione. Epp...

L’ascesa dei Partner Digitali: l’AI diventa il rifugio per i wiresexual perché sicura, comoda e controllabile
Di Redazione RHC - 07/10/2025

La disillusione nei confronti degli incontri online spinge sempre più le donne a cercare intimità emotiva nel mondo virtuale. Sempre più donne si rivolgono all’intelligenza artificiale, ovvero ai...

RediShell: una RCE da score 10 vecchia di 13 anni è stata aggiornata in Redis
Di Redazione RHC - 07/10/2025

Una falla critica di 13 anni, nota come RediShell, presente in Redis, permette l’esecuzione di codice remoto (RCE) e offre agli aggressori la possibilità di acquisire il pieno controllo del sistema...

L’Italia nel mondo degli Zero Day c’è! Le prime CNA Italiane sono Leonardo e Almaviva!
Di Massimiliano Brolli - 06/10/2025

Se n’è parlato molto poco di questo avvenimento, che personalmente reputo strategicamente molto importante e segno di un forte cambiamento nella gestione delle vulnerabilità non documentate in Ita...

Apple nel mirino? Presunta rivendicazione di data breach da 9 GB su Darkforums
Di Inva Malaj - 05/10/2025

Autore: Inva Malaj e Raffaela Crisci 04/10/2025 – Darkforums.st: “303” Rivendica Data Breach di 9 GB su Apple.com Nelle prime ore del 4 ottobre 2025, sul forum underground Darkforums è comparsa...