Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy
Red Hot Cyber Academy

La Cybergang DarkBit sfotte l’Italia. Facciamoci due risate, ma anche una riflessione

Redazione RHC : 22 Febbraio 2023 15:27

L’arte del “trolling” ha sempre fatto parte dell’hacktivismo e della community hacker. Ma anche la criminalità informatica spesso crea dei Meme per sfottere e alle volte gli viene molto bene.

Oggi lo abbiamo visto con una serie di “vignette” ricreate da NoName57(16), che sono state pubblicate sul canale di Telegram. Questo è avvenuto dopo gli attacchi di Distributed Denial of Service (DDoS) di ieri al Ministero della Difesa, e di oggi al sito dei Carabinieri della banca Carige e del Ministero degli Esteri.

Ma un’altra cybergang criminale, questa volta una cyber-gang ransomware, pubblica sul suo canale Twitter un Meme che riporta due foto.

Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. 
Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
 Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. 
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

Nella prima una immagine che ritrae una tavola rotonda della conferenza di Roma del Cybertech Global 2023 in Tel Aviv e dall’altra il famoso manuale “Network Security for Dummies”.

Cosa ci vogliono dire?

Credo che queste due immagini siano abbastanza comprensibili da tutti senza commentarle dati i fatti di oggi.

Sicuramente occorre pensare che dopo l’inizio della guerra tra Ucraina e Russia, i gruppi hacktivisti sono aumentati e la possibilità di attacchi di Distributed Denial of Service (DDoS) risultano sempre più possibile, anche influenzate dalle notizie di cronaca.

Come proteggere le nostre infrastrutture

Slow HTTP Attack è un tipo di attacco DDoS (Distributed Denial of Service) che mira a rallentare o interrompere l’accesso a un server web inviando una grande quantità di richieste HTTP incomplete o molto lente. le soluzioni possono essere diverse e nello specifico:

  • Configurazione del server web: Il server web dovrebbe essere configurato per rifiutare le richieste HTTP incomplete o troppo lente in modo da liberare le risorse del server per le richieste legittime. Questa configurazione può essere effettuata tramite la modifica del file di configurazione del server web.
  • Limitazione delle connessioni: Il server web dovrebbe limitare il numero di connessioni simultanee da parte di un singolo indirizzo IP o un utente. Ciò aiuta a prevenire gli attacchi DDoS, inclusi gli attacchi di Slow HTTP, limitando il numero di richieste che possono essere inviate in un determinato periodo di tempo.
  • Utilizzo di un firewall: L’utilizzo di un firewall può aiutare a prevenire gli attacchi di Slow HTTP filtrando le richieste HTTP incomplete o troppo lente. Un firewall può anche rilevare e bloccare gli attacchi provenienti da indirizzi IP sospetti o noti per essere usati per gli attacchi DDoS.
  • Utilizzo di un servizio anti-DDoS: I servizi anti-DDoS sono progettati per proteggere i server web dagli attacchi DDoS, inclusi gli attacchi di Slow HTTP. Questi servizi utilizzano tecniche avanzate di mitigazione per filtrare il traffico DDoS e garantire che le risorse del server web siano disponibili per le richieste legittime.
  • Aggiornamento del software del server web: Gli aggiornamenti del software del server web spesso includono patch di sicurezza che correggono le vulnerabilità note che possono essere sfruttate dagli attaccanti per gli attacchi di Slow HTTP e altri tipi di attacchi. È importante tenere sempre aggiornato il software del server web.

In generale, la protezione contro gli attacchi di Slow HTTP richiede una combinazione di configurazione del server web, monitoraggio del traffico di rete e utilizzo di strumenti di sicurezza avanzati. Le soluzioni sopra menzionate possono essere utili per resistere agli attacchi di Slow HTTP, ma non possono garantire una protezione completa in tutte le situazioni.

Cosa sono i Web Application Firewall

Per proteggere un server web da uno Slow HTTP Attack, può essere utilizzato un firewall a livello applicativo, come un WAF (Web Application Firewall), che è specificamente progettato per proteggere le applicazioni web.

Il WAF monitora il traffico HTTP in ingresso e in uscita dalla rete e filtra le richieste HTTP incomplete o molto lente, rifiutando quelle che superano un limite di tempo predefinito. Inoltre, il WAF può bloccare le richieste provenienti da indirizzi IP sospetti o noti per essere utilizzati per gli attacchi DDoS, prevenendo così gli attacchi di Slow HTTP.

In sintesi, il firewall più appropriato per proteggere un server web dagli attacchi di Slow HTTP è un WAF o un firewall applicativo che è in grado di monitorare e filtrare il traffico HTTP in modo efficace e prevenire gli attacchi di Slow HTTP.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Microsoft si butta sulle scarpe! Lanciate le Crocs da collezione a tema Windows XP
Di Redazione RHC - 02/10/2025

Quest’anno Microsoft celebra i suoi primi 50 anni, un traguardo che riflette la trasformazione dell’azienda da piccola start-up nel 1975 a colosso globale della tecnologia. Fondata da Bill Gates e...

Caos per Outlook: il client Windows va in crash e blocca le caselle di posta
Di Redazione RHC - 02/10/2025

La società Microsoft ha reso noto di essere impegnata nell’investigazione di un’anomalia di rilievo riguardante il client desktop tradizionale di Outlook per il sistema operativo Windows, anomali...

Stati Uniti Sotto Tiro! Arriva Phantom Taurus, gli hacker cinesi che spiano governi e ambasciate
Di Redazione RHC - 02/10/2025

Un nuovo gruppo di hacker legato al Partito Comunista Cinese è stato identificato dagli esperti di Palo Alto Networks. L’Unità 42, divisione di intelligence sulle minacce della società california...

Alla scoperta del prompt injection: quando l’IA viene ingannata dalle parole
Di Manuel Roccon - 02/10/2025

I sistemi di Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) stanno rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia, offrendo capacità straordinarie nella creazione di contenuti testuali, imm...

Un bug critico in VMware Aria Operations e VMware Tools utilizzato da mesi dagli hacker cinesi
Di Redazione RHC - 01/10/2025

Broadcom ha risolto una grave vulnerabilità di escalation dei privilegi in VMware Aria Operations e VMware Tools, che era stata sfruttata in attacchi a partire da ottobre 2024. Al problema è stato a...