Redazione RHC : 5 Settembre 2022 08:02
Due anni fa, due leader dell’informazione della Marina hanno deciso di attaccare le proprie reti in esercitazioni programmate, senza preavviso. Ora stanno cercando di convincere il resto della Marina e il Pentagono a seguire il loro esempio.
Il loro esperimento ha mostrato che il red-teaming frequente rivela quali vulnerabilità sono le più pericolose, le più facili da sfruttare per un utente malintenzionato con il maggiore impatto sulle informazioni che altrimenti non avrebbero.
Questo è quanto ha affermato Aaron Weis, Chief Information Officer della Marina o CIO e Scott Bischoff, l’ufficiale di informazione del comando presso la Naval Postgraduate School.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber
«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi».
Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare.
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.
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“Abbiamo… da 15 a 20 anni di esperienza con una mentalità di conformità che dice che non funziona, giusto? Perché continuiamo a fare queste esercitazioni sempre nello stesso modo?”, ha detto.
Weis afferma che il Pentagono deve misurare l’idoneità delle sue reti al combattimento allo stesso modo in cui lo fa per soldati, marinai, carri armati e navi: attraverso il concetto di prontezza militare .
Un tale approccio significherebbe dare la priorità ai problemi più grandi per primi, con quelli di secondo livello o complicati impostati su percorsi più lenti per la risoluzione.
Ma Weis ha dovuto dimostrare che raggiungere uno stato di “prontezza” nel cyberspazio è una questione di test costanti, non di compilare moduli di conformità.
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