Redazione RHC : 22 Gennaio 2024 10:45
Trustwave avverte di un notevole aumento nello sfruttamento attivo di una vulnerabilità corretta in Apache ActiveMQ per fornire la web shell Godzilla agli host compromessi.
Le web shell sono nascoste in un formato binario sconosciuto e sono progettate per aggirare i sistemi di sicurezza e gli scanner basati sulle firme. È interessante notare che, nonostante il formato di file binario sconosciuto, il motore JSP ActiveMQ continua a compilare ed eseguire la shell web.
Il CVE-2023-46604 ( punteggio CVSS : 9,8) in Apache ActiveMQ consente l’esecuzione di codice remoto (RCE). Dalla sua divulgazione pubblica alla fine di ottobre 2023, il bug è stato attivamente sfruttato da numerosi aggressori. I criminali hanno utilizzato la webshell per distribuire ransomware, rootkit, minatori di criptovaluta e botnet DDoS.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence".
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Nell’ultima serie di intrusioni rilevate da Trustwave, le istanze vulnerabili sono state attaccate da shell Web basate su JSP (Java Server Pages). Erano ospitate nella cartella “admin” della directory di installazione di ActiveMQ.
La web shell, chiamata Godzilla, è una backdoor ricca di funzionalità in grado di analizzare le richieste HTTP POST in entrata. Inoltre consente di eseguire codice e restituire i risultati come risposta HTTP.
I file dannosi sono particolarmente noti perché il codice JSP è nascosto all’interno di un file binario di tipo sconosciuto. Questo metodo consente di aggirare le misure di sicurezza evitando il rilevamento durante la scansione. Uno sguardo più attento alla catena di attacco rivela che il codice della web shell viene convertito in codice Java. Questo avviene prima di essere eseguito dal motore servlet di Jetty (componenti software che estendono la funzionalità di un server web).
Il payload JSP consente infine al criminale informatico di connettersi a una shell web tramite l’interfaccia utente di gestione di Godzilla. Ottiene così il pieno controllo sull’host di destinazione, facilitando l’esecuzione di comandi shell arbitrari, visualizzando informazioni di rete ed eseguendo operazioni di gestione dei file.
Si consiglia vivamente agli utenti di Apache ActiveMQ di eseguire l’aggiornamento alla versione più recente il prima possibile per ridurre al minimo le potenziali minacce.
Con una drammatica inversione di tendenza, il Nepal ha revocato il blackout nazionale sui social media imposto la scorsa settimana dopo che aveva scatenato massicce proteste giovanili e causato almeno...
Le aziende italiane che utilizzano piattaforme di telefonia online (VoIP) basate su software open-source come Asterisk e Vicidial, si affidano a questi sistemi per contattare quotidianamente i cittadi...
Manuel Roccon, leader del team etico HackerHood di Red Hot Cyber, ha realizzato una dettagliata dimostrazione video su YouTube che espone in modo pratico come funziona CVE-2025-8088 di WinRAR. Il vide...
I macro movimenti politici post-covid, comprendendo i conflitti in essere, hanno smosso una parte predominante di stati verso cambi di obbiettivi politici sul medio/lungo termine. Chiaramente è stato...
Come abbiamo riportato questa mattina, diversi cavi sottomarini nel Mar Rosso sono stati recisi, provocando ritardi nell’accesso a Internet e interruzioni dei servizi in Asia e Medio Oriente. Micros...