Redazione RHC : 4 Agosto 2025 11:49
Purtroppo i tempi stanno cambiando: ciò che un tempo era il tempio della collaborazione e della cooperazione sta progressivamente trasformandosi in un ecosistema sempre più orientato alla monetizzazione.
Un altro progetto, nello specifico KubeSphere, ha improvvisamente interrotto la distribuzione della sua versione open source, provocando una forte reazione da parte degli utenti. Il team ha annunciato l’immediata cessazione dell’accesso alle distribuzioni e al supporto tecnico gratuito. Tuttavia, il codice sorgente rimarrà disponibile.
Gli sviluppatori hanno spiegato la decisione con la volontà di concentrarsi su prodotti “più professionali, stabili e commercialmente maturi”. KubeSphere è descritto come un “sistema operativo distribuito per la gestione di applicazioni cloud” basato su Kubernetes e certificato dalla CNCF. Il progetto è da tempo definito “100% open source”, sviluppato dalla comunità.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
In precedenza, uno dei fondatori del progetto, che aveva lasciato QingCloud il giorno prima dell’annuncio, aveva suggerito in un post separato che la decisione fosse stata influenzata da molteplici violazioni di licenza: aziende terze che avevano riconfezionato KubeSphere e ne avevano tratto profitto, violando i termini d’uso. Ha riconosciuto la fine del supporto per l’edizione open source come un “adattamento difficile” e ha aggiunto: “Rispetto questa decisione, sebbene rifletta una seria sfida al moderno modello open source”.
La comunità ha preso la decisione con durezza. Un utente l’ha definita “una delle decisioni più miopi e distruttive di sempre”, aggiungendo che è stata un campanello d’allarme per i clienti attuali e potenziali. Su Reddit, un altro utente ha commentato: “Sembra che l’avidità stia solo accelerando e che i progetti open source continuino a morire”.
L’azienda offre un aggiornamento commerciale con personalizzazione, supporto a pagamento, correzione delle vulnerabilità e aggiornamenti. Si consiglia agli utenti di contattare l’assistenza per una “soluzione affidabile e sicura per le aziende”.
Nel frattempo, Peter Smalls, CEO di SUSE Cloud Native, ha criticato la decisione in una dichiarazione al The Register : “Un brusco allontanamento dall’open source mina la fiducia essenziale per un ecosistema sano. Mette in discussione la prevedibilità e l’apertura che sono alla base dell’innovazione sostenibile”.
Il team di KubeSphere ha anche affermato che la decisione è dovuta ai cambiamenti infrastrutturali dovuti allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Secondo loro, la fine del supporto open source è il risultato di “pluriennali anni di pianificazione e analisi”.
Sebbene il codice rimanga disponibile, la fine del supporto out-of-the-box e il passaggio a un modello commerciale si inseriscono in una tendenza preoccupante: sempre più progetti noti stanno abbandonando il modello open source a favore della monetizzazione. Il caso di KubeSphere è un’ulteriore dimostrazione che l’open source non garantisce l’apertura a lungo termine.
Il 24 agosto 2025 ha segnato i 30 anni dal lancio di Windows 95, il primo sistema operativo consumer a 32 bit di Microsoft destinato al mercato di massa, che ha rivoluzionato in modo significativo il ...
All’inizio del 2025 un’organizzazione italiana si è trovata vittima di un’intrusione subdola. Nessun exploit clamoroso, nessun attacco da manuale. A spalancare la porta agli ...
Nella notte del 19 agosto l’infrastruttura informatica dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) è stata vittima di un grave attacco informatico che ha reso temporaneamente in...
APT36, noto anche come Transparent Tribe, ha intensificato una nuova campagna di spionaggio contro organizzazioni governative e di difesa in India. Il gruppo, legato al Pakistan, è attivo almeno ...
Nasce una nuova stella all’interno dell’ecosistema di Red Hot Cyber, un progetto pianificato da tempo che oggi vede finalmente la sua realizzazione. Si tratta di un laboratorio allȁ...