
Redazione RHC : 4 Agosto 2025 11:49
Purtroppo i tempi stanno cambiando: ciò che un tempo era il tempio della collaborazione e della cooperazione sta progressivamente trasformandosi in un ecosistema sempre più orientato alla monetizzazione.
Un altro progetto, nello specifico KubeSphere, ha improvvisamente interrotto la distribuzione della sua versione open source, provocando una forte reazione da parte degli utenti. Il team ha annunciato l’immediata cessazione dell’accesso alle distribuzioni e al supporto tecnico gratuito. Tuttavia, il codice sorgente rimarrà disponibile.
Gli sviluppatori hanno spiegato la decisione con la volontà di concentrarsi su prodotti “più professionali, stabili e commercialmente maturi”. KubeSphere è descritto come un “sistema operativo distribuito per la gestione di applicazioni cloud” basato su Kubernetes e certificato dalla CNCF. Il progetto è da tempo definito “100% open source”, sviluppato dalla comunità.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
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In precedenza, uno dei fondatori del progetto, che aveva lasciato QingCloud il giorno prima dell’annuncio, aveva suggerito in un post separato che la decisione fosse stata influenzata da molteplici violazioni di licenza: aziende terze che avevano riconfezionato KubeSphere e ne avevano tratto profitto, violando i termini d’uso. Ha riconosciuto la fine del supporto per l’edizione open source come un “adattamento difficile” e ha aggiunto: “Rispetto questa decisione, sebbene rifletta una seria sfida al moderno modello open source”.
La comunità ha preso la decisione con durezza. Un utente l’ha definita “una delle decisioni più miopi e distruttive di sempre”, aggiungendo che è stata un campanello d’allarme per i clienti attuali e potenziali. Su Reddit, un altro utente ha commentato: “Sembra che l’avidità stia solo accelerando e che i progetti open source continuino a morire”.
L’azienda offre un aggiornamento commerciale con personalizzazione, supporto a pagamento, correzione delle vulnerabilità e aggiornamenti. Si consiglia agli utenti di contattare l’assistenza per una “soluzione affidabile e sicura per le aziende”.
Nel frattempo, Peter Smalls, CEO di SUSE Cloud Native, ha criticato la decisione in una dichiarazione al The Register : “Un brusco allontanamento dall’open source mina la fiducia essenziale per un ecosistema sano. Mette in discussione la prevedibilità e l’apertura che sono alla base dell’innovazione sostenibile”.
Il team di KubeSphere ha anche affermato che la decisione è dovuta ai cambiamenti infrastrutturali dovuti allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Secondo loro, la fine del supporto open source è il risultato di “pluriennali anni di pianificazione e analisi”.
Sebbene il codice rimanga disponibile, la fine del supporto out-of-the-box e il passaggio a un modello commerciale si inseriscono in una tendenza preoccupante: sempre più progetti noti stanno abbandonando il modello open source a favore della monetizzazione. Il caso di KubeSphere è un’ulteriore dimostrazione che l’open source non garantisce l’apertura a lungo termine.
Redazione
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