
Redazione RHC : 25 Settembre 2025 12:39
I ricercatori hanno scoperto un pacchetto dannoso chiamato fezbox in npm che ruba i cookie delle vittime. Per garantire che l’attività dannosa rimanga inosservata, vengono utilizzati codici QR per scaricare il malware dal server degli aggressori.
Secondo i ricercatori di Socket, gli aggressori hanno trovato un nuovo utilizzo per i codici QR: nascondere codice dannoso al loro interno. Gli analisti hanno segnalato che il pacchetto contiene istruzioni nascoste per scaricare un’immagine JPG con un codice QR, che viene poi elaborato per lanciare un payload offuscato come parte della seconda fase dell’attacco.
Al momento della scoperta del malware, il pacchetto era stato scaricato almeno 327 volte prima che gli amministratori di npm lo rimuovessero. Bleeping Computer sottolinea che il payload dannoso principale si trova nel file dist/fezbox.cjs del pacchetto (usando la versione 1.3.0 come esempio). Il codice nel file è stato minimizzato e reso più facile da leggere dopo la formattazione.
Prova la Demo di Business Log! Adaptive SOC italiano Log management non solo per la grande Azienda, ma una suite di Audit file, controllo USB, asset, sicurezza e un Security Operation Center PERSONALE, che ti riporta tutte le operazioni necessarie al tuo PC per tutelare i tuoi dati e informati in caso di problemi nel tuo ambiente privato o di lavoro.
Scarica ora la Demo di Business Log per 30gg
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il malware verifica anche se l’applicazione è in esecuzione in un ambiente di sviluppo per eludere il rilevamento. “Gli aggressori non vogliono rischiare di essere scoperti in un ambiente virtuale o non di produzione, quindi aggiungono restrizioni su quando e come il loro exploit opera”, spiegano i ricercatori. “Se non vengono rilevati problemi, dopo 120 secondi, analizza ed esegue il codice QR all’indirizzo nella stringa invertita.”
Il risultato, una volta effettuato l’accesso, è un URL. Secondo gli esperti, memorizzare gli URL in ordine inverso è una tecnica di mascheramento utilizzata per aggirare gli strumenti di analisi statica che cercano gli URL (quelli che iniziano con http(s)://) nel codice.
A differenza dei codici QR che normalmente incontriamo nella vita reale, questo è insolitamente denso e contiene molti più dati. Come hanno notato i giornalisti, è impossibile da leggere con una normale fotocamera del telefono. Gli aggressori hanno creato appositamente il codice QR per trasmettere codice offuscato che può essere analizzato dal pacchetto. Il payload offuscato legge il cookie tramite document.cookie .
La scoperta di questo malware dimostra un nuovo approccio all’abuso dei codici QR. Un computer infetto può utilizzarli per comunicare con il proprio server di comando e controllo, mentre a un server proxy o a uno strumento di sicurezza di rete, questo apparirà come normale traffico di immagini.
Redazione
Nel 2025, gli utenti fanno ancora molto affidamento sulle password di base per proteggere i propri account. Uno studio di Comparitech, basato sull’analisi di oltre 2 miliardi di password reali trape...

Numerosi apprezzamenti stanno arrivando per Elon Musk, che continua a guidare con destrezza le molteplici attività del suo impero, tra cui Tesla, SpaceX, xAI e Starlink, mantenendo salda la sua posiz...

Tre ex dipendenti di DigitalMint, che hanno indagato sugli incidenti ransomware e negoziato con i gruppi di ransomware, sono accusati di aver hackerato le reti di cinque aziende americane. Secondo il ...

Cisco ha reso noto recentemente di aver scoperto una nuova tipologia di attacco informatico mirato a compromettere i dispositivi che operano con i software Cisco Secure Firewall Adaptive Security Appl...

Nel mese di Settembre è uscita una nuova vulnerabilità che riguarda Notepad++. La vulnerabilità è stata identificata con la CVE-2025-56383 i dettagli possono essere consultati nel sito del NIST. L...