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Microsoft Patch Tuesday Aprile 2025. 121 bug di sicurezza corretti: 49 PE e 31 RCE

Luca Galuppi : 9 Aprile 2025 08:59

Il consueto appuntamento mensile con il Patch Tuesday di Microsoft, per aprile 2025, porta con sé un carico significativo di aggiornamenti: ben 121 vulnerabilità corrette, a testimonianza della complessità e dell’estensione dell’intero ecosistema Microsoft. A destare particolare attenzione è la presenza di una vulnerabilità zero-day attivamente sfruttata, che ha immediatamente catalizzato l’interesse di amministratori di sistema e professionisti della sicurezza, richiamando l’urgenza di interventi tempestivi.

Una panoramica delle vulnerabilità

La distribuzione delle vulnerabilità corrette è la seguente:

CategoriaNumero vulnerabilità
Elevation of Privilege49
Remote Code Execution31
Information Disclosure16
Denial of Service14
Security Feature Bypass9
Spoofing1
Zero-Day (CVE-2025-29824)1
Totale121

La maggior parte delle vulnerabilità riguarda l’elevazione dei privilegi e l’esecuzione di codice da remoto, due vettori di attacco tra i più critici per la compromissione dei sistemi aziendali.

Zero-day CVE-2025-29824: vulnerabilità nel driver CLFS

La vulnerabilità CVE-2025-29824, classificata come elevazione di privilegio, è stata confermata da Microsoft come attivamente sfruttata prima del rilascio della patch. Il problema risiede nel driver del Common Log File System (CLFS), componente a basso livello del kernel di Windows. Un attaccante che abbia già accesso a un sistema potrebbe sfruttare questa vulnerabilità per ottenere privilegi SYSTEM, permettendogli di eseguire codice arbitrario, installare malware, accedere a dati riservati o modificare configurazioni critiche del sistema.


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Secondo Microsoft, “Un attaccante che sfruttasse con successo questa vulnerabilità potrebbe ottenere privilegi SYSTEM”. Il rischio elevato derivante da questo exploit rende prioritario l’aggiornamento dei sistemi, soprattutto in contesti enterprise e infrastrutturali.

Alcune delle vulnerabilità critiche evidenziate

Tra le vulnerabilità con impatto più elevato figurano diverse Remote Code Execution (RCE), molte delle quali riguardano Office, Excel, Word, SharePoint, Remote Desktop Services e Hyper-V:

Tutte queste vulnerabilità sono considerate critiche o importanti, a seconda del livello di interazione richiesto per l’exploit e dell’impatto potenziale.

Cosa fare? Agire subito

L’approccio dev’essere proattivo. Rimandare gli aggiornamenti espone le organizzazioni a rischi concreti. E con un exploit già attivamente sfruttato, ogni ora di ritardo è una finestra che si spalanca ai threat actors.

Suggerimenti pratici:

  • Applicare immediatamente le patch, soprattutto su sistemi critici e accessibili da remoto.
  • Monitorare i sistemi per anomalie post-update.
  • Aggiornare le firme degli antivirus e gli strumenti di EDR.
  • Rafforzare la segmentazione della rete in attesa di aggiornamenti più lenti nei settori OT o legacy.

Conclusione

Chi lavora nel mondo della sicurezza informatica lo sa bene: la vera minaccia non è solo l’exploit, ma la fiducia cieca nel “tanto a me non capita”. E invece capita. Eccome.
Lo dimostrano i report mensili, lo dimostrano gli accessi venduti nel dark web, lo dimostrano i clienti che scoprono compromissioni a distanza di mesi, quando i danni sono ormai in corso e la tracciabilità è un’impresa.

È per questo che ogni patch, ogni aggiornamento e ogni controllo proattivo contano davvero. Perché nel mondo reale, la differenza tra un incidente contenuto e un disastro informatico si gioca spesso su ciò che si è scelto di ignorare.

Luca Galuppi
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.

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