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Non solo NSO Group. Google TAG scopre gli spyware di Variston IT

Redazione RHC : 10 Dicembre 2022 09:00

Gli analisti di Google Threat Analysis Group (TAG) hanno collegato la società spagnola  Variston IT allo sviluppo di spyware e framework che sfruttano vulnerabilità già corrette in Chrome, Firefox e Microsoft Defender.

Secondo il sito Web ufficiale, Variston IT si posiziona come fornitore di soluzioni di sicurezza personalizzate, inclusi integratori SCADA e IoT, patch personalizzate per sistemi proprietari, strumenti di rilevamento dei dati e offre anche formazione sulla sicurezza e sviluppa protocolli di sicurezza per dispositivi embedded.

Tuttavia, gli esperti di TAG scrivono che Variston IT vende un prodotto non menzionato sul sito che fornisce ai clienti tutto il necessario per installare malware su dispositivi target che devono essere monitorati.


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“La loro piattaforma Heliconia sfrutta le vulnerabilità 0day su Chrome, Firefox e Microsoft Defender e fornisce tutti gli strumenti necessari per distribuire i payload sui dispositivi di destinazione”

si legge nel rapporto TAG.

Secondo i ricercatori, i framework dell’azienda sono costituiti da diversi componenti, ognuno dei quali mira a specifiche vulnerabilità sui dispositivi di destinazione:

  • Heliconia Noise: un framework web per sfruttare un errore di rendering in Chrome, quindi permette di uscire dalla sandbox del browser e installare malware sul dispositivo di destinazione;
  • Heliconia Soft: un framework Web che distribuisce un PDF contenente un exploit per una vulnerabilità in Microsoft Defender (CVE-2021-42298);
  • File Heliconia: un file che contiene un exploit per Firefox per Linux e Windows, uno dei quali è progettato per attaccare la vulnerabilità CVE-2022-26485.

Infine, Heliconia Noise e Heliconia Soft distribuiscono l’agent “agent_simple” sul sistema di destinazione. 

Il framework di esempio studiato da Google conteneva solo un agent fittizio che si avviava e si chiude immediatamente senza eseguire alcun codice dannoso. I ricercatori ritengono che gli utenti del framework utilizzino i propri agent, o tutto questo fa parte di un altro progetto a cui gli specialisti non hanno avuto accesso.

Google TAG afferma di aver scoperto Heliconia dopo aver ricevuto segnalazioni anonime tramite il programma di segnalazione dei bug di Chrome. Gli esperti ritengono che l’azienda abbia sfruttato i problemi menzionati anche prima del rilascio delle patch, quando i bug erano ancora vulnerabilità zero-day.

Redazione
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