Marcello Filacchioni : 3 Ottobre 2025 15:07
La Community di Red Hot Cyber ha avuto l’opportunità di partecipare a “Oltre lo schermo”, l’importante iniziativa della Polizia Postale dedicata ai giovani del 2 ottobre, con l’obiettivo di invitarli a vivere la realtà oltre i confini dei social network. Un evento che conferma come, ormai da alcuni anni, la cyber security awareness sia diventata un pilastro fondamentale nei percorsi di formazione giovanile.
L’Auditorium Parco della Musica di Roma, gremito da oltre 1.200 studenti provenienti dalla capitale e dalla sua provincia, ha fatto da cornice all’incontro promosso dalla Polizia di Stato, in collaborazione con Google e One More Pictures. L’iniziativa rientra nella 13ª edizione di “Una Vita da Social”, la storica campagna educativa itinerante che porta nelle scuole italiane strumenti e riflessioni per un utilizzo sicuro e consapevole del web.
Il focus di quest’anno è stato il confronto tra i modelli di perfezione proposti dai social e l’identità dei più giovani, con particolare attenzione alla body positivity e alla riscoperta del valore delle relazioni autentiche nella vita reale.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
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Ad aprire l’incontro, il Capo della Polizia Vittorio Pisani che ha ricordato ai ragazzi di non farsi condizionare dall’identità digitale:
“I rapporti umani sono quelli che arricchiscono davvero e vi preparano a fare la differenza nella vita quotidiana e nel futuro mondo del lavoro”.
Il prefetto ha ringraziato gli insegnanti, riconoscendo il loro compito fondamentale nel trasmettere valori e responsabilità alle nuove generazioni. Anche l’on. Federico Mollicone ha sottolineato, con un messaggio il valore sociale ed educativo del tema, definendo l’educazione digitale una sfida decisiva per il futuro.
Il momento più atteso è stato la proiezione del cortometraggio “(IM)PERFETTA”, prodotto da One More Pictures con Rai Cinema e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
La storia di una ragazza che, dopo una delusione amorosa, si rifugia nei social inseguendo un ideale di perfezione, ha emozionato gli studenti. La protagonista scopre infine che la vera unicità sta nelle imperfezioni, ciò che rende autentici e irripetibili.
Scritto da Margherita Pezzella, il corto ha stimolato un confronto sincero, in cui molti giovani si sono riconosciuti. Magistrale il finale del corto nel quale la protagonista, come un novello Amleto, fissa le pillole dimagranti prima della sfumatura finale lasciando allo spettatore sempre presente lo spettro della tentazione mai sopita delle scorciatoie (ingannevoli) verso il risultato.
A rendere speciale l’evento, la partecipazione del cast del film, di artisti, sportivi e personalità del mondo della comunicazione. Non sono mancati i videomessaggi dei calciatori di A.S. Roma e S.S. Lazio, che hanno invitato i ragazzi a credere nel sacrificio, nel lavoro di squadra e nel valore della vita reale rispetto a quella virtuale.
Il conduttore radiofonico Renzo Di Falco e la Dottoressa Roberta Mestichella hanno guidato la giornata con energia, lasciando spazio a riflessioni e interventi anche in collegamento: da New York con Marco Camisani Calzolari, esperto di comunicazione digitale, e da un set cinematografico in Trentino Alto Adige.
Il confronto tra istituzioni e aziende ha ribadito la necessità di un’alleanza tra pubblico e privato.
Barbara Strappato, direttrice della Prima Divisione della Polizia Postale, e Martina Colasante di Google Italia hanno sottolineato l’impegno per sviluppare tecnologie sicure e costruite su misura per i più giovani.
Il produttore Carlo Raffronti ha ricordato che oggi il rischio è l'”analfabetismo digitale”, invitando i ragazzi a domandarsi sempre perché un contenuto viene loro proposto online.
Quasi tutti gli ospiti del talk hanno posto l’accento sul valore delle emozioni reali, più durature di quelle virtuali.
Il filo conduttore dell’evento è stato chiaro: educazione, rispetto e accettazione di sé e degli altri come strumenti per contrastare fenomeni come il cyberbullismo. “Non esistono scorciatoie” hanno ricordato gli sportivi di Roma e Lazio presenti con un video messaggio, “servono sacrificio e dedizione, nello sport come nella vita”.
Durante i vari speech della giornata, ogni partecipante ha ricevuto un kit con materiali informativi: un quaderno Comix, un volantino della Polizia Postale con utili consigli per una navigazione sicura e il “The Future Report” di Google, ricerca veramente accurata sugli adolescenti europei e il loro rapporto con internet e l’intelligenza artificiale.
“Oltre lo schermo” non è stato solo un momento di riflessione, ma un invito a vivere la tecnologia senza subirla, a non lasciarsi ingannare dalle illusioni dei social e a dare valore alle relazioni autentiche.
Perché, come ha ricordato uno dei relatori, “ciò che conta davvero è quello che pensano di voi le persone che vi conoscono nella vita reale, coloro che vi vogliono bene, non i commenti sui social”.
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