Redazione RHC : 28 Ottobre 2022 20:38
È ora disponibile un codice exploit proof-of-concept per una vulnerabilità RCE (Remote Code Execution) in pre-auth che consente agli aggressori di eseguire codice arbitrario da remoto con privilegi di root su dispositivi Cloud Foundation e NSX Manager privi di patch.
Il difetto (CVE-2021-39144) è nella libreria open-source XStream utilizzata dai due prodotti VMware ed è stato assegnato un punteggio di base CVSSv3 quasi massimo di 9,8 su 10 da VMware.
Gli attori delle minacce non autenticati, possono sfruttare da remoto questo bug per effettuare attacchi a bassa complessità che non richiedono l’interazione dell’utente.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
VMware ha già rilasciato gli aggiornamenti di sicurezza per risolvere il difetto CVE-2021-39144 segnalato da Sina Kheirkhah di MDSec e Steven Seeley di Source Incite martedì.
Inoltre, a causa della gravità del problema, l’azienda ha anche fornito patch per alcuni prodotti fuori supporto.
Lo stesso giorno, Kheirkhah ha anche pubblicato il codice exploit proof-of-concept (PoC) e un’analisi tecnica della vulnerabilità sul blog di Seeley.
“Un utente malintenzionato può inviare un payload appositamente predisposto con un proxy dinamico e attivare l’esecuzione di codice remoto nel contesto di root”
ha spiegato il ricercatore di sicurezza.
VMware ha anche condiviso una soluzione temporanea per gli amministratori che non possono distribuire immediatamente gli aggiornamenti di sicurezza per applicare patch sui propri dispositivi.
In base ai passaggi descritti in un documento di supporto separato, gli amministratori devono accedere a ciascuna macchina virtuale di gestione SDDC nel proprio ambiente Cloud Foundation tramite SSH e sudo all’account root.
Successivamente, devono aggiornare la libreria XStream alla versione 1.4.19 applicando una hot patch NSX per vSphere (NSX-V) per rimuovere il vettore di attacco.
Una nuova campagna di phishing sta circolando in queste ore con un obiettivo ben preciso: spaventare le vittime con la minaccia di una multa stradale imminente e gonfiata, apparentemente proveniente d...
Negli ultimi giorni, NS Power, una delle principali aziende elettriche canadesi, ha confermato di essere stata vittima di un attacco informatico e ha pubblicato degli update all’interno della H...
1° Maggio, un giorno per onorare chi lavora, chi lotta per farlo in modo dignitoso e chi, troppo spesso, perde la vita mentre svolge la propria mansione. Nel 2025, l’Italia continua a pian...
Domani celebreremo uno degli elementi più iconici – e al tempo stesso vulnerabili – della nostra vita digitale: la password. Da semplice chiave d’accesso inventata negli anni...
Ci sono luoghi nel web dove la normalità cede il passo all’illecito, dove l’apparenza di un marketplace moderno e funzionale si trasforma in una vetrina globale per ogni tipo di rea...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006