RenderShock: la nuova minaccia digitale che colpisce i sistemi Windows con un passaggio del mouse
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
2nd Edition GlitchZone RHC 320x100 2
RenderShock: la nuova minaccia digitale che colpisce i sistemi Windows con un passaggio del mouse

RenderShock: la nuova minaccia digitale che colpisce i sistemi Windows con un passaggio del mouse

Redazione RHC : 15 Luglio 2025 13:58

Una nuova forma di attacco digitale chiamata RenderShock ha colpito i sistemi Windows aziendali Non richiede clic o l’apertura di allegati: tutto avviene completamente in background, tramite meccanismi di anteprima e indicizzazione affidabili integrati nel sistema operativo stesso. A differenza dei malware classici, RenderShock utilizza le cosiddette superfici di esecuzione passive, ovvero servizi che vengono eseguiti automaticamente ed elaborano i file senza l’intervento dell’utente. Tra questi collegamenti vulnerabili figurano i pannelli di anteprima di Explorer, gli scanner antivirus, i servizi di indicizzazione e gli strumenti di sincronizzazione cloud.

L’idea principale dell’attacco è quella di utilizzare processi di sistema affidabili per elaborare file palesemente dannosi. È sufficiente che un file di questo tipo finisca in una cartella disponibile per l’anteprima o l’indicizzazione, perché il meccanismo di infezione venga immediatamente attivato. Questo può accadere se il file finisce nella posta aziendale, su un’unità condivisa, in una cartella cloud o tramite un’unità flash. Anche il semplice passaggio del cursore sul file può portare a un tentativo di connessione a un server remoto.

RenderShock funziona secondo uno schema chiaramente strutturato in cinque fasi. Innanzitutto, viene creato un file dannoso, che può essere un documento, un’immagine, un collegamento. In seguito, gli aggressori inseriscono tali file in posizioni in cui i sistemi hanno la certezza di rilevarli. Successivamente, l’attivazione automatica avviene quando il file interagisce con uno dei componenti passivi del sistema. A questo punto inizia la raccolta di informazioni, ad esempio inviando richieste DNS o catturando hash NTLM per rubare le credenziali. La fase finale è l’esecuzione di codice remoto o l’ulteriore penetrazione nell’infrastruttura.


Nuovo Fumetto Betti

CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? 
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? 
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. 
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Il pericolo particolare di RenderShock è che l’attacco si maschera come un’attività standard dei processi di sistema. I processi explorer.exe, searchindexer.exe o l’anteprima dei documenti di Microsoft Office eseguono “azioni normali” e rimangono inosservati dalla maggior parte dei sistemi di sicurezza. La maggior parte degli antivirus aziendali non monitora l’attività di rete di tali processi, il che significa che non possono reagire in tempo.

Un esempio mostra come un file LNK infetto all’interno di un archivio ZIP possa forzare Windows Explorer a scaricare un’icona tramite SMB da un server remoto. Il sistema trasmette automaticamente i dati di autenticazione, anche se l’utente non ha aperto nulla. Tali azioni avvengono istantaneamente e in modo occulto.

Il nuovo schema RenderShock dimostra chiaramente come anche le operazioni di routine e apparentemente sicure stiano diventando vulnerabili negli ambienti aziendali odierni. Le organizzazioni che si affidano ad anteprime integrate e indicizzazione automatica dovrebbero riconsiderare le proprie pratiche di sicurezza.

Gli esperti raccomandano di disabilitare le anteprime dei file, limitare il traffico SMB in uscita, rafforzare le impostazioni di sicurezza di Office e monitorare le attività atipiche dei processi relativi alle anteprime. RenderShock mette in discussione i principi fondamentali della fiducia nei propri sistemi e richiede un approccio completamente nuovo all’igiene digitale nelle aziende.

  • #sicurezza informatica
  • #vulnerabilità
  • anteprime di file
  • attacco digitale
  • indicizzazione automatica
  • Malware
  • minaccia digitale
  • RenderShock
  • RenderShock attacco
  • sistemi aziendali
  • windows
Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Rilasciata FreeBSD 15.0: ecco le novità e i miglioramenti della nuova versione
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Immagine del sito
React2Shell: due ore tra la pubblicazione dell’exploit e lo sfruttamento attivo
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Immagine del sito
Cloudflare dichiara guerra a Google e alle AI. 416 miliardi di richieste di bot bloccate
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Immagine del sito
React2Shell = Log4shell: 87.000 server in Italia a rischio compromissione
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Immagine del sito
Cloudflare di nuovo in down: disservizi su Dashboard, API e ora anche sui Workers
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...