
Redazione RHC : 14 Maggio 2024 18:27
Un ex consulente di sicurezza informatica è stato arrestato per aver tentato di estorcere 1,5 milioni di dollari a una nota società informatica in cambio della mancata divulgazione di informazioni riservate.
Vincent Cannady, 57 anni, è stato assunto tramite un’agenzia di reclutamento per valutare ed eliminare le vulnerabilità in un’azienda IT internazionale con un ufficio a New York. Il 23 giugno 2023, Cannady è stato licenziato a causa delle scarse prestazioni, che hanno portato Cannady a utilizzare un laptop aziendale per scaricare informazioni aziendali, comprese mappe dell’architettura ed elenchi di potenziali vulnerabilità, nel suo archivio cloud personale.
Cannady ha minacciato di rivelare le informazioni rubate a meno che la società non gli avesse pagato 1,5 milioni di dollari a titolo di risarcimento per “discriminazione sul posto di lavoro”. Dopo aver avviato un’indagine sul furto di dati, Cannady ha intensificato le sue richieste, ha bloccato l’accesso al laptop della società e ha avviato un lungo processo di estorsione, comprese minacce di responsabilità legale per danni emotivi causati.
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L’imputato ha anche cercato di attirare l’attenzione dei media accennando alla divulgazione pubblica delle informazioni rubate o alla loro divulgazione attraverso azioni legali e denunce normative, che potrebbero danneggiare la reputazione dell’azienda e la fiducia degli investitori.
Cannady voleva che la società risolvesse le accuse di discriminazione e danno emotivo, e cercava anche clausole nel suo contratto che proibissero alla società di perseguirlo penalmente. Ha indicato che “pubblicherà tutti i documenti non appena il caso sarà avviato”.
Se condannato, Cannady rischia fino a 20 anni di carcere. La decisione sarà presa dal Tribunale distrettuale federale per il distretto meridionale di New York.
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