Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Crowdtour Promo Banner For Milan V1 970x120 Desktop
Crowdtour Promo Banner For Milan V1 320x100 Mobile
Sicurezza Aziendale: Come Minimizzare i Rischi delle VPN Fornitori

Sicurezza Aziendale: Come Minimizzare i Rischi delle VPN Fornitori

Manuel Roccon : 30 Aprile 2024 07:26

Le VPN sono uno strumento generalmente sicuro per potersi collegare da remoto a un’infrastruttura informatica. Le VPN di cui stiamo parlano non sono quelle che usiamo per “nascondere” la propria identità su internet o per bypassare limitazioni geografiche per accesso a dei servizi internet. Sono quelle utilizzate dalle organizzazioni per accedere alle proprie risorse da remoto.

Le VPN delle organizzazioni

Quando siamo collegati in VPN, effettivamente colleghiamo “un cavo virtuale” tra il nostro dispositivo e la rete remota attraverso un tunnel. Queste VPN generalmente sono fornite dai firewall aziendali, possono essere open source come OPVPN, oppure proprietarie del brand.

In ambito aziendale sono utilizzate sia dai dipendenti per accedere alle risorse aziendali, sia da personale non aziendale, come i fornitori per compiere quelle attività di supporto e manutenzione. Sebbene le VPN siano sicure e il traffico generalmente è cifrato la VPN e protetto da autenticazione, resta sempre un vettore di attacco se non adeguatamente protette.


Nuovo Fumetto Betti

CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC

Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? 
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? 
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. 
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Generalmente i dipendenti che le utilizzano, si collegano da un’area sicura. Un dispositivo messo a disposizione del reparto IT con configurate le minime best practice aziendali.

Queste best practice generalmente sono:

  • Utilizzo da parte degli utenti account con diritti limitati che ne impedisce la modifica del sistema operativo e la possibilità di avviare software con diritti elevati.
  • Presenza di un antivirus centralizzato che fornisce avvisi in tempo reale, oltre ad avere funzioni di isolamento del dispositivo se compromesso.
  • Sistemi di patch management che ne garantiscono la presenza degli ultimi aggiornamenti.
  • MDM che permettono un reset da remoto in caso di sospetta compromissione o perdita del dispositivo
  • Sistemi DLP che limitano l’accesso e alle flash USB.

Ma per quanto riguarda i fornitori?

Sappiamo bene che ci dobbiamo fidare e fare delle raccomandazioni sulle giuste best pratice da adottare, ma i dispositivi da dove verranno stabilite le connessioni VPN non sono dispositivi controllati dall’organizzazione.

Quindi quali possono essere i rischi?

  • Il dispositivo non ha le minime best practice conformi allo standard aziendale dell’organizzazione, magari privi di antivirus e dispositivi usati anche per scopi personali.
  • Gli utenti possono collegarsi a qualunque orario.
  • Le VPN una volta collegate hanno accesso a tutta la rete aziendale.
  • Vengono forniti accessi sui sistemi troppo elevati, magari anche quelli di amministratore di dominio.
  • Posso esportare dati e trasferirli nei propri dispositivi.

E se il fornitore venisse compromesso, pensiamo a un malware che infetta il suo dispositivo collegato in VPN collegato alla nostra rete aziendale a orari insoliti. Oppure pensiamo se il nostro fornitore subisse un data breach e venissero rubate le connessioni VPN archiviate sui loro sistemi assieme alle credenziali salvate sul notepad

E’ chiaro che bisogna porre delle limitazioni.

Come potremmo limitare questi rischi?

Innanzi tutto, account nominali, in modo da conoscere sempre chi ha fatto accesso a che ora, in caso di compromissioni o anomalia è più facile capire l’origine del problema. Gli account dovrebbero essere centralizzati in modo che disattivando il sistema, si perda qualunque tipo di accesso nella rete.

Non meno importante MFA, nel caso un aggressore rubasse i dati di accesso come spiegato prima, MFA impone inserimento di un codice di solito “distante” dalle configurazioni VPN e credenziali rubate. Rispettare sempre l’autorizzazione minima. L’autorizzazione minima deve essere data sia sui sistemi in cui il fornitore deve far accesso da remoto, quindi mai un amministratore di dominio ma account locali, sia limitare porte e IP dove queste connessioni possono accedere.

Per esempio, se il l’utente deve accedere al server in RDP, dalla VPN potrà accede solo ed esclusivamente al IP Y alla porta 3389, tutte le altre richieste saranno droppate. L’accesso al server sarà al massimo amministratore locale.

Orari di accesso

Bene questo è un tassello fondamentale. Permettere di far collegare le persone senza un’autorizzazione è rischioso e non fa capire agli IT chi si sta collegando in quel giorno. Mi è capitato di vedere inoltre dipendenti delle aziende fornitrici si colleghino a qualunque ora senza avvisare, quando se succedesse qualcosa lo si scoprirebbe solo la mattina seguente.

E’ importante che gli accessi abbiano delle scadenze, magari limitati alla sola giornata (per esempio in ad Microsoft è possibile impostare la Scadenza). E’ comprensibile che questo genera più complessità e più interazione, ma la sicurezza della infrastruttura da difendere è molto più importante.

Per finire, potrebbe essere buona norma inserire un limite di tentativi di connessione prima della disattivazione dell’account, anche momentaneo. Tutti questi dati come connessioni VPN, tentativi sbagliati accessi RDP ecc.. è utile monitorarli tramite sistemi di audit o SIEM in modo da avere visioni in modo semplificato delle anomalie.

Immagine del sitoManuel Roccon
Ho iniziato la mia carriera occuparmi nella ricerca e nell’implementazioni di soluzioni in campo ICT e nello sviluppo di applicazioni. Al fine di aggiungere aspetti di sicurezza in questi campi, da alcuni anni ho aggiunto competenze inerenti al ramo offensive security (OSCP), occupandomi anche di analisi di sicurezza e pentest in molte organizzazioni.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Internet Explorer è “morto”, ma continua a infettare con i suoi bug i PC tramite Edge
Di Luca Galuppi - 14/10/2025

Nonostante Internet Explorer sia ufficialmente fuori supporto dal giugno 2022, Microsoft ha recentemente dovuto affrontare una minaccia che sfrutta la modalità Internet Explorer (IE Mode) in Edge, pr...

Immagine del sito
Jeff Bezos all’Italian Tech Week: “Milioni di persone vivranno nello spazio”
Di Carlo Denza - 14/10/2025

Datacenter nello spazio, lander lunari, missioni marziane: il futuro disegnato da Bezos a Torino. Ma la vera rivelazione è l’aneddoto del nonno che ne svela il profilo umano Anche quest’anno Tori...

Immagine del sito
WhatsApp Web nel mirino! Come funziona il worm che distribuisce il Trojan Bancario
Di Redazione RHC - 14/10/2025

E’ stata individuata dagli analisti di Sophos, una complessa operazione di malware da parte di esperti in sicurezza, che utilizza il noto servizio di messaggistica WhatsApp come mezzo per diffondere...

Immagine del sito
RMPocalypse: Un bug critico in AMD SEV-SNP minaccia la sicurezza del cloud
Di Redazione RHC - 13/10/2025

È stata identificata una vulnerabilità critica nell’architettura di sicurezza hardware AMD SEV-SNP, che impatta i principali provider cloud (AWS, Microsoft Azure e Google Cloud). Tale bug consente...

Immagine del sito
Un Cyber Meme Vale Più di Mille Slide! E ora Vi spieghiamo il perché
Di Redazione RHC - 13/10/2025

Nel mondo della sicurezza informatica, dove ogni parola pesa e ogni concetto può diventare complesso, a volte basta un’immagine per dire tutto. Un meme, con la sua ironia tagliente e goliardica e l...